MUSE: Incontri al museo per parlare di fauna

Viaggio nella cripto zoologia: animali misteriosi tra bufale e realtà mercoledì 4 novembre, ore 20.45

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Appuntamento con una nuova conferenza nell'ambito degli Incontri al museo per parlare di fauna, approfondimenti scientifici che il MUSE dedica al mondo degli animali, alla conoscenza e conservazione della natura.
Questa volta si va a caccia di animali misteriosi, tra bufale e realtà in compagnia di Lorenzo Rossi, divulgatore scientifico e esperto di criptozoologia.
Chi non ha mai sentito parlare di yeti, bigfoot, chupacabra e di spedizioni lanciate al loro inseguimento? A oltre sessant'anni dalla sua prima apparizione in letteratura, la «criptozoologia», dal greco «scienza degli animali nascosti», è entrata nell'immaginario collettivo come una fantasiosa caccia ai mostri priva di basi scientifiche.
Nell'incontro al MUSE, organizzato nell’ambito di M'ammalia.
La settimana dei mammiferi (30 ottobre - 8 novembre 2015), saranno esposti i risultati di una revisione sistematica della criptozoologia nel tentativo di comprendere se, ridefinendola in un modo scientificamente accettabile, possa essere utile in campo conservazionistico per migliorare il processo di scoperte di nuove specie e di ri-scoperta di animali ritenuti estinti.
 
Se ne parlerà in compagnia di Lorenzo Rossi, divulgatore, appassionato di storia della zoologia e del rapporto tra scienza e pseudoscienza.
Rossi è curatore del sito www.criptozoo.com, portale interamente dedicato alla criptozoologia, argomento per il quale è autore di mostre, conferenze, libri e pubblicazioni scientifiche.
L’introduzione dell’incontro sarà affidata a Filippo Zibordi, membro dell'Associazione teriologica italiana e a Paolo Degiovanni, biologo, educatore ambientale, operatore didattico/coach del MUSE.
Per il suo fondatore, lo zoologo Bernard Heuvelmans, la criptozoologia doveva affermarsi come una branca della zoologia dedita alla ricerca di nuove specie animali conosciute soltanto attraverso prove indirette, la cui esistenza sarebbe potuta essere in questo modo negata o confermata.
Queste «prove indirette» potevano essere di varia natura: avvistamenti di testimoni, segnalazioni mai indagate, tradizioni locali.
 
Heuvelmans poneva enfasi anche ai miti e alle leggende, nella convinzione che più un animale era poco conosciuto, più potevano nascere sul suo conto storie che con il tempo lo avrebbero dipinto in modo totalmente diverso da come invece appariva in realtà.
Ad esempio il kraken, mostro marino temuto dai marinai norvegesi, si rivelò poi essere il calamaro gigante e quando gli europei esplorarono il Ruanda, scoprirono che i temuti orchi villosi stritolatori di uomini descritti dai nativi, altro non erano che i pacifici gorilla di montagna.
Nel 1982 un gruppo di biologi e zoologi fondò la «Società Internazionale di Criptozoologia», con il compito di rendere la criptozoologia una branca ufficiale della zoologia.
Ben presto però si crearono due diverse correnti pensiero: una interessata alla ricerca di nuove specie animali e una interessata alle storie riguardanti le creature più inverosimili.
Questi attriti portarono allo scioglimento della Società e all’affermarsi della seconda corrente, che ben presto dilagò fra gli appassionati del paranormale, rendendo di fatto la criptozoologia una pseudoscienza.
 
Il programma completo.