FestivalMeteorologia: debutta l’agenzia nazionale Italiameteo
La convention di Rovereto, giunto alla settima edizione, si conferma un punto di riferimento nazionale del settore
Grande successo di pubblico per la settima edizione del FestivalMeteorologia, che nei tre giorni di evento ha registrato il tutto esaurito, nel pieno rispetto delle regole Covid che naturalmente hanno contingentato gli accessi al Palazzetto dello Sport di Rovereto, location dell’evento visibile anche online in streaming.
Quest’anno il fil rouge del festival – guidato dal coordinatore scientifico prof. Dino Zardi – è stato il legame tra scienza e arte, intesa in tutte le sue declinazioni, dalla musica alla pittura fino alla letteratura con un inedito connubio tra meteo e Divina Commedia.
Il festival ogni anno richiama nella Città della Quercia i massimi esperti di meteorologia italiani e internazionali, come il Generale Luca Baione, Permanent Rapresentative italiano presso il WMO, l’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, che ha aperto l’evento definendolo «momento fondamentale per il nostro settore».
Il col. Adriano Raspanti, Capo Ufficio Meteorologia dell’Ufficio Generale Aviazione Militare e Meteorologia - SMA, ieri pomeriggio è intervenuto sul tema «Arte e meteorologia», – evidenziando come nell’arte e come nella scienza la visione e la comprensione dell’insieme non possono prescindere dall’esame, dalla comprensione e dall’apprezzamento dei dettagli, che non devono prevaricare, ma completare, tramite colori, suoni e complesse tessiture, il quadro più ampio.
Con Lavinia Laiti dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente della Provincia Autonoma di Trento si è parlato invece di cambiamenti climatici in Trentino e della Strategia provinciale di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici: gli impatti dell’emergenza climatica in atto a livello globale sono ormai evidenti anche nel territorio Trentino e nelle Alpi in generale, dove le temperature sono aumentate di circa 2°C rispetto al periodo pre-industriale, confermando l’area alpina quale hotspot del cambiamento climatico.
La modulazione stagionale delle precipitazioni si è modificata, la fusione e il ritiro dei ghiacciai avanzano, le precipitazioni nevose si sono ridotte in maniera significativa, gli eventi estremi sono cresciuti in intensità e frequenza, con conseguenze significative per la sicurezza della popolazione e danni a diversi comparti economici, in primis l’agricoltura. Per questo la Provincia Autonoma di Trento ha raccolto la sfida del contrasto ai cambiamenti climatici e ai loro effetti con l’approvazione del Programma di lavoro Trentino clima 2021-2023, che delinea il percorso verso l’adozione di una Strategia provinciale di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, nonché una nuova struttura di governance, con il fine di orientare la futura azione amministrativa provinciale in questo processo.
La comunicazione delle previsioni del tempo è fondamentale perché l’informazione possa arrivare al pubblico in modo preciso e utile: in questo gioca un ruolo fondamentale Rai Pubblica Utilità, «che ha tra le sue mission – ha spiegato Claudia Adamo, Responsabile Rai Meteo – la comunicazione meteo sulle diverse piattaforme Rai.
«Da qui la necessità di diversificare i linguaggi e di scegliere una comunicazione sempre scientifica e puntuale, utilizzando fonti e voci Istituzionali come Aereonautica Militare e Protezione Civile.»
Si è tornati nuovamente al legame tra tempo e arte con l’intervento di Daniela Rosi, Art Curator e Docente di Progettazione per la pittura all’Accademia di belle arti di Verona, e di Vincenzo Levizzani, Dirigente di Ricerca dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna e Professore di Fisica delle Nubi all’Università di Bologna.
La fascinazione delle nuvole è stata al centro del loro intervento sempre nel pomeriggio di ieri, una fascinazione che non poteva non ispirare artisti, scrittori, poeti, pittori, musicisti o registi: da Aristofane ai Peanuts, da Giotto a Ludovico Einaudi, per non parlare del cinema.
Super atteso il primo debutto in società di ItaliaMeteo, la nuovissima Agenzia nazionale per la meteorologia e la climatologia che ha visto la recente nomina da parte del Governo, del Direttore Generale Carlo Cacciamani: con la sua nomina potrà finalmente prendere l’avvio l’attività dell’agenzia, la cui sede sarà a Bologna.
ItaliaMeteo avrà il ruolo di servizio meteo nazionale e sarà anche una struttura di coordinamento di tutti gli «enti meteo» definiti nel regolamento dell’Agenzia e che gestiscono in modalità e misura diverse le tematiche meteo-climatologiche e marine nel paese.
Il dialogo con i vari attori del sistema rappresentati nella tavola rotonda ha posto le basi di una proficua partenza per l’Agenzia.
La mattinata di oggi, sabato 20 novembre, ha ospitato una sessione interamente dedicata ai temi dell’agricoltura e alle sfide tecnologiche 4.0 per la meteorologia in questo ambito.
Tecnologia, innovazione, trasformazione digitale, analisi meteo, sono le parole d'ordine per la gestione del rischio del futuro.
Concetti delineati durante il convegno dedicato al mondo agricolo organizzato da Co.Di.Pr.A. Trento e Condifesa Bolzano in collaborazione con Asnacodi Italia.
Grandinate estreme, spedizioni artiche, inquinamento da veicoli sull’asse del Brennero, agrometeorologia e tecnologie per il monitoraggio di condizioni meteorologiche estreme sono stati i temi toccati negli ultimi interventi in programma, che ha visto infine la coinvolgente esibizione del Coro Torre Franca, con una serie di canzoni a tema meteo.
Pierluigi Randi, Tecnico Meteorologo Certificato, Socio fondatore Meteocenter srl, Vice Presidente AMPRO, ha raccontato i progressi della scienza nella comprensione delle dinamiche atmosferiche che concorrono al manifestarsi di questa idrometeora, che tuttavia è un fenomeno alquanto variabile nel tempo e nello spazio.
Michael Lonardi, Dottorando presso l’Istituto Meteorologico dell’Università di Lipsia, ha invece raccontato la spedizione MOSAiC, l’Osservatorio multidisciplinare per lo studio del clima artico: un anno alla deriva nel ghiaccio artico: dopo aver installato un campo di ricerca sul ghiaccio marino, la rompighiaccio Polarstern si è lasciata trascinare dalla Corrente di Deriva Transpolare per un anno (ottobre 2019 – settembre 2020), e un vasto programma di ricerca ha permesso di raccogliere dati riguardanti atmosfera, oceano, ghiaccio, biogeochimica ed ecosistemi.
Di grande interesse anche il Progetto LIFE BrennerLEC per la riduzione dell’inquinamento da traffico mediante regolazione della velocità dei veicoli, presentato da Valentina Miotto, Ingegnere ambientale Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente Provincia Autonoma di Trento, e da Gianluca Antonacci, ingegnere di CISMA s.r.l di Bolzano. Il progetto europeo BrennerLEC ha lo scopo di implementare e validare una serie di politiche dinamiche di controllo del traffico sul tratto autostradale A22 tra Bolzano e Rovereto, per fornire benefici ambientali in termini di qualità dell’aria e tutela del clima.
La riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici viene perseguita attraverso la gestione dinamica dei limiti massimi di velocità consentiti, in base alla situazione corrente e prevista della qualità dell’aria.
Con Stefano Corradini, Responsabile Unità Agrometeorologia e Sistemi Informatici Centro Trasferimento Tecnologico Fondazione Mach, si è parlato invece dell’importanza delle stazioni reali in agrometeorologia, oltre che della rete e dei servizi di FEM per il territorio trentino, mentre con Aleksis Kajava, Vice President Europe and Latin America, Weather and Environment - Vaisala OYJ, azienda impegnata nella progettazione e produzione di Radar Meteorologici da quasi due decenni. Si è parlato delle potenzialità di questi strumenti per monitorare le precipitazioni.
ÈÈ difficile fare previsioni, soprattutto sul futuro» è il titolo dell’intervento di Mauro Gaddo, direttore Meteotrentino e Andrea Piazza, funzionario tecnico Meteotrentino, che hanno affrontato l’ostico tema delle previsioni meteo errate.
«Il conflitto tra utenti e meteorologi si placherà probabilmente quando le previsioni del tempo – hanno osservato i due esperti – saranno probabilistiche poiché, come afferma Giorgio Parisi, recente Premio Nobel per la Fisica, la probabilità ci permette di decidere il da farsi in un mondo che conosciamo imperfettamente.»
Durante il Festival della meteorologia si è svolta anche la premiazione della quinta edizione del Premio Borghi per le categorie Università e Concorso video Fuori Tempo: diversi modi di guardare la meteorologia.
A vincere, per la categoria Università, è stata Sofia Flora dell’Università degli Studi di Trieste con la tesi di laurea magistrale Simulazione numerica di processi fisici rilevanti della transizione tra la mesoscala e la microscala atmosferica.
Francesco Cuffino, con il video Sotto la neve, è invece il vincitore del premio per la categoria Concorso Video Fuori Tempo: diversi modi di guardare la meteorologia.