I carabinieri di Riva del Garda arrestano i ladri di biciclette

Avevano rubato due costose biciclette elettriche tranciando i lucchetti e andandosene via pedalando. Ma hanno commesso un errore

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Riva del Garda, nell’ambito dell’incremento dei servizi di contrasto ai reati di tipo predatorio e in particolare per i furti di biciclette, hanno disarticolato un sodalizio moldavo/rumeno traendo in arresto due persone.
I tre soggetti, nell’aprile scorso, avevano rubato due biciclette elettriche a Riva del Garda del valore complessivo di 8.000 Euro, tagliando il lucchetto a cui erano assicurate le biciclette, per poi salirvi a bordo delle stesse e pedalando, come normali turisti, sino a raggiungere il complice che li aspettava a bordo della vettura ove sono state caricate e trasportate fuori regione.
 
A dare il via all’operazione, il certosino lavoro di analisi delle telecamere installate nel territorio del comune dell’Alto Garda, svolto con la collaborazione della Polizia Locale, che ha permesso di rilevare il numero di targa, nonché di verificare con assoluta certezza che la macchina fosse proprio quella.
Dalla visione delle immagini infatti si vedeva come, al momento di caricare le bici in macchina, gli stessi avessero gettato un catenaccio in un tombino.
Il controllo, effettuato con le chiavi in possesso ai proprietari, una coppia di turisti olandesi, ha potuto dare la certezza che quello era proprio il lucchetto delle bici rubate.
 
Durante le indagini e in particolare a seguito dei servizi di pedinamento messi in atto da parte dei militari del Nucleo Operativo, dopo averli individuati, i Carabinieri li hanno fatti fermare dai colleghi del bresciano dove i malandrini abitano e deferiti a piede libero perché trovati in possesso di arnesi da scasso, utilizzati con molto probabilità per portare al termine altri furti.
L’attività di indagine, diretta dal Sostituto Procuratore della Procura di Rovereto Dott. Fabrizio De Angelis, ha trovato pieno accoglimento da parte del Tribunale di Rovereto nell’emissione dell’ordinanza di applicazione delle tre misure cautelari degli arresti domiciliari.
 
Qualche giorno fa i militari dell’Arma di Riva del Garda hanno così dato corso agli ordini di custodia cautelare a carico di un moldavo di 31 anni e una donna rumena di 30 anni, mentre una terza persona è tuttora ricercata.
I due sono stati rintracci e posti agli arresti domiciliari nella provincia di Brescia.