Cattedrale gremita per l’ordinazione dei due giovani trentini

Francesco e Luca, preti novelli – Tisi: «Siate eccentrici e antisistema, liberi dalla dittatura della normalità, dalla logica del gregge»


 
«Eccentrica», come quella di Giovanni Battista, il profeta precursore di Gesù. L’arcivescovo Lauro ha augurato così la vita a Francesco e Luca, i novelli preti ordinati in cattedrale nel pomeriggio di oggi, sabato 24 giugno.
«Ben vengano – ha spiegato monsignor Tisi commentando il Vangelo odierno sulla nascita del Battista – queste vite eccentriche e antisistema.
«Abbiamo bisogno come il pane di uomini e donne che ci liberino dalla dittatura della normalità, dalla logica del gregge, del così fan tutti.
«I discepoli di Gesù di Nazareth hanno, nel loro DNA, l’essere alternativi, decentrati, spodestati».
 
Le parole risuonano nell’omelia, in una cattedrale gremita. Ci sono parenti e amici di Francesco Viganò, 26 anni di Romagnano e Luca Tomasi, 25 anni di Godenzo-Poia. Tanti compaesani, parroci in testa. I rappresentanti delle comunità dove i due novelli hanno collaborato, durante gli anni di preparazione in Seminario.
Non meno di 150 preti presenti - tra loro anche una decina dell’infermeria del clero - venuti per imporre, subito dopo il vescovo Lauro e l’emerito Bressan, le loro mani sul capo dei due nuovi confratelli e poi abbracciarli al termine della grande preghiera di ordinazione.
 
Da Tisi l’invito alla Chiesa trentina a «non rimpiangere il passato» per essere, essa stessa, «eccentrica e non auto centrata» e «tornare al largo» dando vita a «comunità abitate da uomini e donne pacifici, pazienti, dal cuore grande, nutriti della Parola di Dio».
All’inizio della celebrazione, resa solenne dal coro della cattedrale arricchito per l’occasione dai coristi parrocchiali di Bleggio e Lomaso e dai cori giovanili di Ravina, Romagnano e Mattarello, il vescovo Lauro ha ricordato altri due giovani trentini che hanno deciso di consacrare la loro vita per il Vangelo: Matteo Chiarani, di Drena, salesiano ordinato prete oggi a Verona e il cappuccino fra Luca Pedrotti di Vigo Cavedine, prossimo all’ordinazione.
Un ricordo anche per il diacono permanente Gianantonio Nodari, scomparso oggi a Torbole all’età di 77 anni.