Donazione di 50mila euro al dipartimento di Lettere e Filosofia
Servirà per ricordare Emilio Gavezzotti, docente e operatore culturale, e per finanziare assegni per giovani studiosi dell'Impero Romano

Foto, di Giovanni Cavulli.
Ricordare il fratello e sostenere dei giovani studiosi. Con queste motivazioni un professore milanese ha donato 50 mila euro al Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento. Dietro alla sua decisione c'è una storia di eredità materiale e culturale, di legami di famiglia e con la città.
Tutto inizia quando il Dipartimento di via Tommaso Gar riceve una proposta di donazione in denaro di 50 mila euro firmata da Angelo Gavezzotti per ricordare la figura del fratello Emilio, docente milanese e operatore culturale.
Il donatore chiede che la somma venga utilizzata dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Ateneo trentino per finanziare assegni riservati a giovani studiosi in possesso del titolo di dottore di ricerca e che si occupino di argomenti attinenti la storia e la cultura dell'Impero Romano.
In un paio di mesi la proposta viene accolta, vengono valutati gli aspetti legali e contabili e viene aperto il fondo "Donazione Gavezzotti Emilio".
La notizia del nuovo fondo intitolato a Emilio Gavezzotti è stata data in occasione della visita a Trento di Angelo Gavezzotti, già professore dell'Università di Milano, che ha incontrato la rettrice Daria de Pretis insieme al direttore del Dipartimento di Lettere e Filosofia Fulvio Ferrari e a Elvira Migliario, professoressa di Storia romana.
«Nell'ottobre 2012 – racconta Angelo Gavezzotti – è venuto a mancare mio fratello Emilio Gavezzotti, già assistente alla cattedra di Latino dell'Università di Milano, poi volto alla carriera di apprezzato giornalista, critico musicale e insegnante di Lettere al liceo Volta di Milano.»
Suo unico erede, il professore è venuto in possesso di un appartamento a Milano, poi venduto nell'aprile 2014. Quindi la decisione di fare alcune donazioni in ricordo del fratello: circa 3.000 fra dischi e compact disc al liceo Volta di Milano per una sala ascolto musicale intitolata «Emilio Gavezzotti»; una biblioteca musicale all'associazione musicale «Canone inverso» di Corsico, che ha istituito e posto in rete per la consultazione un fondo librario intitolato «Emilio Gavezzotti»; una biblioteca di classici greci e latini e di altri volumi di varia natura al Circolo filologico milanese, che ha disposto l'esposizione del fondo per la consultazione in una sala riservata; 50 mila euro al Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Ateneo Trentino.
Ma quali sono i legami della famiglia con Trento?
«La famiglia Gavezzotti – chiarisce – è particolarmente legata alla città di Trento e alla sua provincia, poiché una nostra zia (Elisa Gavezzotti) aveva sposato Umberto Molignoni, deceduto nel 1981, già titolare dell'industria chimica Biochemo, che per lunghi anni ha dato lavoro e lustro alla città.
«Per i frequentissimi scambi di visite la città di Trento, dove risiedono tuttora i miei cugini, è diventata per la mia famiglia una seconda patria.»
Sui legami con l'Ateneo trentino, aggiunge così.
«La mia precedente moglie, Alessandra Gara, scomparsa nel 1993, è stata per molti anni collega e stretta collaboratrice all'Università di Pavia (nell'Istituto diretto da Emilio Gabba) di Elvira Migliario, attualmente di ruolo come straordinario presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia della vostra Università.»
Emilio Gavezzotti (Milano, 1939-2012)
Si è laureato a Milano nel 1964 con una tesi in Lettere antiche dal titolo «Osservazioni su alcuni aspetti stilistici della prosa di Ammiano Marcellino».
Dopo la laurea ha svolto per alcuni anni l'attività di assistente alla cattedra di Letteratura latina di Ignazio Cazzaniga all'Università degli Studi e l'Università Bocconi di Milano.
Lasciata la carriera universitaria dietro dimissioni volontarie, è passato all'insegnamento delle Letterature italiana, latina e greca nella scuola superiore.
Trascinato dalla passione musicale, sorta fin dall'adolescenza, ha iniziato a frequentare il mondo musicale milanese e ha iniziato attività varie di collaborazione fissa a periodici per la critica musicale e la recensione delle novità discografiche; gli anni '70 lo vedono presso riviste come «Discoteca Alta Fedeltà», Super Stereo», «Musica» e altre.
Iscritto dal 1978 all'albo dei Giornalisti come pubblicista, svolgeva attività diverse come la preparazione di repertori di Musica classica per varie case editrici, la stesura di note di copertina per dischi delle maggiori case discografiche, la partecipazione a trasmissioni radio di argomento musicale, la compilazione di voci di enciclopedia.
«Era una presenza fissa e simpaticamente gradita agli eventi Scaligeri e nel mondo dei critici musicali» –ricorda il fratello Angelo.
Per l'Associazione nazionale dei critici discografici è stato membro fisso della giuria per l'assegnazione del premio annuale della Critica discografica. Vasta e continua è stata la sua attività di educazione musicale nell'ambito scolastico.
Specializzato nella conoscenza della musica vocale, in particolare della musica sacra, ha raccolto in decenni di attività una collezione di circa 2.000 dischi 33 giri vinile e di circa 2.500 compact disc.
La collezione, che comprende molte rarità, è stata donata al liceo «Alessandro Volta» di Milano, che sta allestendo un centro di ascolto a lui intitolato per la fruizione di questo tesoro musicale.
La collezione di spartiti, partiture e volumi di critica e storia della musica è stata donata all'Accademia musicale «Canone inverso» di Corsico ed è in rete disponibile per la consultazione tramite questo link.
Parte della ricchissima biblioteca è stata donata al Circolo filologico milanese che la rende disponibile in un reparto a lui dedicato.
«Appassionato educatore e didatta – conclude il fratello Angelo, – è ricordato con straordinario affetto da generazioni di studenti liceali ai quali ha insegnato l'amore per la musica e, per il tramite delle letterature, i fondamenti della cultura moderna.»