È morto Roberto Giacomelli, aveva solo 48 anni

È stato il Capo della Squadra mobile di Trento, poi di quella di Trieste e infine capo di Gabinetto alla Questura di Bolzano – Il cordoglio dei presidenti Rossi e Dorigatti

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Tutti i giornalisti trentini lo conoscevano e lo apprezzavano perché era alla mano e sapeva spiegare come erano andate le cose nelle mille inchieste che sono passate per le sue mani.
Se ne è andato all’età di soli 48 anni, dopo una breve malattia che non gli ha lasciato scampo.
Era nato a Predazzo, si era sposato con la moglie Katia, dalla quale aveva avuto tre figlie.
Aveva fatto carriera nella polizia dopo essersi laureato in giurisprudenza a Roma, operando in varie città d’Italia.
Infine era arrivato a Trento nel 2001 per assumere l’incarico di Capo della Squadra Mobile.
Nel 2013 era stato trasferito alla Mobile di Trieste, quinti era tornato in regione per assumere l’incarico di Capo di gabinetto alla Questura di Bolzano.
Sei mesi fa ha scoperto la malattia che non gli ha dato scampo. Si è spento ieri all’ospedale di Bolzano.
Ce lo ricorderemo sempre perché era quel che si dice una «brava persona», un termine semplice che però dice tutto e che, purtroppo, si ha sempre meno occasione di usarlo.
 
Il presidente Rossi ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Roberto Giacomelli nel seguente comunicato che ha fatto pervenire alla stampa.
Il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi esprime, anche a nome della Giunta provinciale, il proprio cordoglio per la scomparsa dell'ex-capo della Squadra mobile di Trento, Roberto Giacomelli.
Per dodici anni Giacomelli, originario di Predazzo, aveva guidato con successo la Polizia di Trento; lo scorso anno era stato nominato nuovo capo di gabinetto della Questura di Bolzano e da sei mesi lottava contro una malattia.
«Era un uomo delle istituzioni – sottolinea Rossi – profondamente legato al proprio territorio da un amore sincero e da una dedizione assoluta al proprio delicato incarico, che svolgeva con competenza e umanità.
«Determinato, aperto, sempre pronto e gentile, capace di fare squadra, sarà ricordato con affetto e gratitudine.
«Il nostro pensiero e la nostra vicinanza vanno ora anche ai suoi cari.»
 
Il presidente del Consiglio Provinciale Bruno Dorigatti ha inviato il seguente messaggio.
La scomparsa di Roberto Giacomelli, l’ex capo della Squadra mobile della Polizia di Trento, colpisce e addolora i tanti trentini che negli anni di sua permanenza professionale in provincia, ne hanno conosciuto e davvero apprezzato la dedizione, la concretezza, l’efficienza, ma anche l’affabilità e il tratto umano così salienti e positivi.
Di famiglia fiemmese, Giacomelli era uno di noi, che aveva speso tutte le migliori energie per contribuire a garantire il rispetto della legge, presupposto indispensabile per l’ordinato e fecondo vivere sociale.
Alla moglie e ai figli esprimo tutta la vicinanza possibile, a nome dell’assemblea legislativa provinciale.