Quasi 400 studenti, fra cui 178 trentini, in visita ad Auschwitz
Il viaggio come pedagogia: il presidente Fugatti ha incontrato i ragazzi dell’Euregio al campo di sterminio
Viaggiare per conoscere, viaggiare per non dimenticare. Sulle tracce di un passato che ancora segna, e lo farà per sempre, il volto dell’Europa.
Ma anche per rielaborare quel passato, e costruire, assieme, una nuova idea di cittadinanza.
Questo, in sintesi, il significato del viaggio che quasi 400 ragazzi del Trentino, dell’Alto Adige e del Tirolo stanno compiendo in questi giorni ad Auschwitz.
Stamani, ad incontrarli, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, volato in Polonia assieme al direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi.
Con loro Francesco Filippi, presidente dell’associazione Deina, che da anni organizza per gli studenti del Trentino Alto Adige/Südtirol questa esperienza.
«È la prima volta, come immagino molti di voi, che vengo in visita ad Auschwitz – ha detto Fugatti – ed è difficile trovare le parole adatte.
«Sono qui per portarvi un saluto da parte delle istituzioni dei nostri territori, ma anche delle nostre comunità.
«Credo che il percorso formativo che vi ha portato qui abbia un elemento di forza e di originalità, nel far condividere questa esperienza a ragazze e ragazzi dell’Euroregione, puntando proprio sulla ricchezza dell’appartenenza a gruppi linguistici diversi, sull’intreccio di storie e di culture che caratterizzano il nostro essere terra di confine.
«Vi sono grato per quello che potrete testimoniare alle vostre comunità di appartenenza, in particolare ai vostri coetanei.»
«Promemoria Auschwitz», il progetto nell’ambito del quale è stato organizzato il viaggio, è finanziato dalle Province autonome di Trento e di Bolzano e realizzato da Arciragazzi di Bolzano, Arbeitsgemeinschaft der Jugenddienste e Arci del Trentino, con il patrocinio nel 2018 del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, ed è curato da Deina Trentino e Deina Alto Adige Südtirol.
A questa edizione partecipano 178 studenti trentini, assieme ai loro coetanei altoatesini e tirolesi.
Gli studenti hanno viaggiato fino ad Auschwitz in treno, in qualche modo rivivendo la tragica deportazione nei campi di concentramento nazisti. Stamani la visita ad Auschwitz e al campo gemello di Birkenau., dove hanno incontrato il presidente Fugatti.
«Il nostro territorio, le nostre comunità, le nostre istituzioni hanno bisogno di memoria, – ha detto. – Un bisogno ulteriormente rafforzato dalla nostra particolare collocazione geografica, dalla nostra specificità, dalla nostra peculiare vicenda storica.
«Gli opposti nazionalismi hanno infatti agito con forza e particolare violenza nel nostro contesto euro regionale e la valorizzazione della nostra Autonomia passa proprio dal saper acquisire sufficienti anticorpi. Anticorpi che vanno però rafforzati e non dati per acquisiti definitivamente.
«C’è, infatti, un grande lavoro ancora da fare. Sono rimasto molto colpito dalle parole usate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo recente discorso in occasione della celebrazione del Giorno della memoria, che ha parlato dei campi di sterminio nazisti come di un sistema infernale che ha potuto distruggere milioni di vite umane innocenti nel cuore della civiltà europea, soltanto perché, accanto al nefando pilastro dell’odio, era cresciuto quello dell’indifferenza.»
Fugatti ha poi voluto raccogliere dalla viva voce di alcuni studenti le prime impressioni su un’esperienza così forte e così indelebile, prima di augurare loro un buon ritorno a casa.