Tagli a Sicurezza e Difesa: ecco il piano dettagliato di Cottarelli
Cominciano a delinearsi meglio le entità dei tagli derivanti dalla «Spending review» per il triennio 2014-16 presentato dal Commissario Carlo Cottarelli

Ecco i primi numeri che godono di una certa credibilità sui possibili tagli che il Governo intende fare nel settore della Difesa.
L'ammontare totale dei tagli proposti è di 7 miliardi nel 2014, 18 miliardi nel 2015, 34 miliardi nel 2016.
«La scelta definitiva su quanto e dove tagliare – specifica il Commissario CarloCottarelli (foto) – è una scelta politica legata agli obiettivi di bilancio e riduzione della tassazione.
«Quello che emerge è che una parte rilevante dei risparmi di spesa andrebbero a riduzione del deficit e non della tassazione, soprattutto nel 2015 e 2016 e che i risparmi ottenuti a livello locale dovrebbero essere utilizzati per ridurre la tassazione locale.»
Per quanto attiene, invece, il personale statale in esubero, viene precisato (ma ci torneremo dopo) che «serviranno probabilmente soluzioni innovative».
Il crono programma
Ad aprile si procederà, per ogni comparto, all'identificazione di «responsabili» per i programmi dettagliati di riforma (compresi, ovviamente, anche quello Sicurezza e Difesa) con cui il Commissario Cottarelli dovrà interagire.
A settembre i «responsabili», dovranno presentare al Commissario i programmi dettagliatidi riforma per il resto del triennio.
Vediamo più in dettaglio i vari settori oggetto dei tagli.
Auto blu e auto «grigie»
(Cioè quelle in dotazione alle altre amministrazioni dello Stato)
Viene fatto notare che in Gran Bretagna solo i ministri hanno l'auto blu e che queste sono appena 90 per tutto il governo.
Sempre come misura di paragone, in Germania il Ministero delle Finanze ha una decina di macchine.
In Italia, invece, il parco auto blu e grigie ammonta ad almeno 1.500 vetture nell'Amministrazione Centrale e ben 3.700 nelle Amministrazioni Locali (uno sproposito).
Retribuzioni dei dirigenti
Anche in questo caso, il rapporto con le altre realtà UE è impietoso: il rapporto tra retribuzioni lorde dei dirigenti pubblici e il reddito pro capite nei principali paesi area euro, vede primeggiare l'Italia, dove un dirigente percepisce 12,63 volte la retribuzione del cittadino medio, contro l'8,48 della Gran Bretagna, 4,97 della Germania e 6,44della Francia.
Sinergie tra i corpi di Polizia
Sotto questa nebulosa definizione, Cottarelli propone tagli per 800 milioni nel 2015 e 1,7 miliardi nel 2016, spiegando che la spesa complessiva per le cinque forze di polizia è di circa 20 miliardi di euro, e che il numero di agenti in rapporto alla popolazione rispetto ad altri paesi UE è ancora altissimo (vedi grafico). Viene riferito che, secondo le stime del predecessore Giarda (riportate al 2014), dall'efficientamento delle polizie individuali (anche senza sinergie) verrebbero risparmi per 1,7 miliardi.
Il governo vieni quindi sollecitato ad attuare un piano di riforma del comparto da completare entro Settembre 2014con il preciso «vincolo di raggiungere l’obiettivo di risparmio indicato».
Prefetture, Vigili del Fuoco, Capitanerie di Porto
Anche per questi comparti, seppure in maniera più mite, vengono previsti dei tagli di spesa che ammonterebbero a 200 milioni per il 2015 e 400 milioni per il 2016.
Tagli alla Difesa
I numeri di Cottarelli riferiti al triennio parlano di 100 milioni nel 2014, 1,8 miliardi nel 2015 e 2,5 miliardi nel 2016.
Più analiticamente viene rilevato che la spesa italiana per la Difesa (dopo sottrazione delle spese dei Carabinieri e aggiungendo quelle per armamenti nel bilancio del MISE e le Missioni di pace nel bilancio del MEF) sono di 18 miliardi, cioè l'1,2 percento del PIL, prospettando quindi un eccesso di spesa rispetto al «benchmark» europeo dello 0,2 percento (ossia 3,2 miliardi di euro).
Viene sottolineato inoltre che le misure di risparmio includono la riduzione delle missioni all’estero, il cui costo di rientro sarebbe da coprire con risorse una tantum.
Età media operatori comparto Sicurezza e Difesa
Inclusa nel piano Cottarelli, una tabella che mostra l'aumento (o la diminuzione) dell'età media degli operatori del comparto Sicurezza e Difesa nel periodo 2006-2012.
Nelle Forze armate l'età media è passata dai 37,1 del 2006 ai 36,7 del 2012, con una flessione dello -0,43%.
Di segno inverso invece le percentuali per le Forze di polizia, la cui età media è passata dai 39,4 del 2006 ai 42,2 del 2012, con un incremento del 2,85%. Se i poliziotti piangono i Vigili del Fuoco non ridono: l'età media nel 2006 era di 43,3, diventata 44,7 nel 2012, con un incremento dell'1,39%.
Personale in esubero
Detta questione viene espressamente citata dal documento del Commissario Cottarelli nella sezione «criticità».
«Cosa fare del personale in esubero?» – si chiede il Commissario.
Una stima preliminare degli esuberi dei dipendenti pubblici parla di «almeno 85.000 unità al 2016», riconoscendo come «importanti» i problemi di allocazione del personale.
Il problema – si legge – va studiato ulteriormente, con proposte entro Giugno 2014» considerando tra le opzioni seguenti:
- l'implementazione più graduale di certe riforme;
- i prepensionamenti con eliminazione di posizioni;
- gli esoneri dal servizio (istituto introdotto nel 2008 ma abrogato a fine 2011);
- il collocamento in disponibilità del personale in esubero con la riduzione della retribuzione;
- gli incentivi all’uscita dal settore pubblico con finanziamenti una tantum;
- la riduzione servizi esternalizzati;
- il rafforzamento della mobilità obbligatoria per facilitare il riassorbimento all’interno della PA.