Finalmente i trentini hanno il loro Tempio crematorio
Da oggi è una realtà nel capoluogo, ma servirà l’intera provincia di Trento

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In provincia di Trento oltre la metà dei cittadini sceglie di essere cremata, ma finora la cremazione era affidata a strutture di altre aree economiche.
Oggi il capoluogo ha un tempio crematorio e la struttura che è stata inaugurata servirà l’intera popolazione provinciale.
La sua realizzazione costata 5,7 milioni di euro, perlopiù con fondi provinciali proprio perché non serve esclusivamente la città.
A regime consentirà fino a 12 cremazioni al giorno.
La struttura
I lavori di realizzazione del Tempio crematorio si erano conclusi la fine dello scorso aprile, con la consegna anticipata da parte dell’associazione temporanea di imprese esecutrice delle 1.512 nuove cellette per urne cinerarie e ossarie, ciascuna dotata di alimentazione elettrica a 24 volt per il collegamento diretto delle luci votive, alternativo alle consuete pile, con maggior comodità per l’utenza ed un miglioramento in termini ambientali.
Nel corso dell’estate sono stati consegnati gli arredi, appositamente disegnati per ogni ambiente e sono stati completati gli adempimenti burocratici in vista dell’inizio attività, effettuata il 29 settembre ad opera dell’ufficio Servizi funerari che, nella conduzione e gestione tecnica dell’impianto, sarà assistito per i prossimi sei anni dalla ditta Ciroldi di Modena, esecutrice dell’impianto.
Il nuovo fabbricato, situato al civico 2 di via Giusti, occupa una superficie di circa mille metri quadrati, metà dei quali accessibili al pubblico, ed è dotato di due linee di cremazione, ognuna delle quali ha una potenzialità fino a sei cremazioni giornaliere ed è preceduta da una sala di commiato e attesa con 24 posti a sedere, dove è possibile attendere la conclusione del rito ed assistervi indirettamente mediante monitor.
Per le varie fasi della cremazione, della durata complessiva circa due ore, dal ricevimento del feretro fino alla consegna dell’urna, è previsto il tracciamento mediante lettore con codice a barre e videoregistrazione.
L’impianto crematorio è alimentato a gas metano ed è dotato di un sistema di filtrazione e abbattimento polveri, depurazione fumi a secco e di controllo e analisi in continuo dei parametri di combustione, emissione e polverizzazione delle ceneri che garantisce il rispetto delle più recenti normative applicabili all’incenerimento dei rifiuti non pericolosi ed alle emissioni in atmosfera.
In particolare, come per i forni inceneritori, la temperatura nella camera di post-combustione, pari a 850°C, e il tempo di permanenza di almeno 2 secondi, in presenza di un tenore volumetrico di ossigeno libero nei fumi umidi superiore al 6 per cento, garantiscono l'assenza di incombusti e odori.
È previsto il riutilizzo dell’energia termica proveniente dallo scambiatore fumo/acqua, per alimentare sia gli impianti interni che le attrezzature cimiteriali mediante rete di teleriscaldamento, limitandone in tal modo la dispersione nell’ambiente.
Il Tempio crematorio di Trento è costato complessivamente, 5.700.000 euro di cui 4.241.471 euro per i lavori principali e 150.000 euro per gli arredi.