«Luci ed ombre del legno... una mostra che viaggia»
Dal Simposio del Tesino una mostra di sculture in legno: sarà inaugurata venerdì 13 gennaio a Palazzo Roccabruna di Trento

Sculture di Matthias Sieff e Mario Iral.
Si inaugurerà venerdì 13 gennaio, alle ore 18.00, a Trento, presso Palazzo Roccabruna, in compagnia di Laura Moschen della scuola musicale «il diapason», la nuova edizione di «Luci ed ombre del legno..una mostra che viaggia».
La mostra vuole rappresentare e fare conoscere le diverse espressioni che la scultura lignea può assumere, attraverso diversi interpreti di spicco e grazie a un viaggio lungo sei mesi in importanti città accuratamente selezionate.
La nuova edizione che si inaugurerà a Palazzo Roccabruna, per la prima volta, nel mese di maggio, raggiungerà anche il Sud, in un autentico abbraccio culturale che attraversa tutta l’Italia, dalla provincia di Bolzano a quella di Salerno.
«Sono in media oltre 7.000 all’anno, i visitatori, che, grazie a questa mostra, conoscono il Simposio del Tesino e i suoi interpreti» - raccontano gli organizzatori - «La mostra, di fatto, esporta cultura, e lo fa attraverso una delle risorse regionali principali quali appunto il legno. È un’opportunità molto importante per fare conoscere le nostre forme d’arte e promuovere nello stesso tempo il territorio.»
Saranno esposti i quattro vincitori dell’ultima edizione del Simposio del Tesino, dove, ogni metà estate, quasi trenta artisti di provenienza internazionale vengono invitati e, per una settimana, scolpiscono per le vie e le piazze dei quattro paesi che caratterizzano l’altopiano trentino e ai quali si è recentemente aggiunto anche l’abitato di Strigno.
Scultura di Ionel Alexandrescu.
Ionel Alexandrescu (Romeno residente a Torino), Gianangelo Longhini di Asiago (VI), Matthias Sieff di Campitello di Fassa, Mario Iral di Padova, sono i protagonisti dell’edizione 2017.
A loro, l’organizzazione, come ormai tradizione, ha affiancato un maestro regionale di chiara e riconosciuta esperienza.
Per quest’edizione, la scelta è ricaduta sul gardenese Martin Demetz, le cui opere sono state gentilmente prestate dai familiari.
In tutto ventuno opere, originali e suggestive, a disposizione per essere osservate dal vero in un viaggio allegorico ed emozionale.
Un modo innovativo per conoscere un territorio attraverso le suggestioni e gli odori rimasti impressi nell’opera d’arte.
La mostra, a ingresso libero, resterà visitabile a Trento sino all’8 febbraio 2017, martedì e mercoledì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 20, sabato dalle 17 alle 20.
La mostra è organizzata dal Centro di Documentazione del Lavoro sui Boschi ed è resa possibile grazie al supporto attivo della Provincia Autonoma di Trento, della Regione Trentino Alto Adige, della Provincia Autonoma di Bolzano, dei Comuni di Castello Tesino, Pieve Tesino, Cinte Tesino, Bieno, Ivano Fracena e dell’APT Valsugana.