Quattro persone morte sotto una valanga in Val Martello

Si tratta di due austriaci, un altoatesino e un tentino, Michele Niccolini di 45 anni

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Una valanga di grandi dimensioni in Val Martello, tra il Cevedale e il Gran Zebrù, ha travolto una dozzina di sci alpinisti che erano in cordata sul ghiacciaio al confine tra le provincie di Bolzano e Sondrio.
Alcuni sono stati estratti per tempo, ma quattro hanno perso la vita
Un giovane è stato estratto dalla slavina ancora in vita, ma era in ipotermia ed è deceduto poco dopo, per altre tre persone non c’è stato nulla fare.
Si tratta di austriaci, un altoatesini e un trentino. Quest’ultimo è Michele Niccolini di 45 anni, ben conosciuto in città ed esperto di montagna.
Sul posto sono giunti il Soccorso Alpino della Val Martello, e l’elisoccorso del 118. Altre due persone sono state salvate e ricoverate in ospedale a Merano.
La slavina si è staccata sotto il rifugio Casati ed ha travolto gli scialpinisti che stavano salendo verso il Cevedale.
Gli escursionisti che procedevano in cordata, erano sul plateau del Cevedale, quando una slavina con un fronte di 150 metri e una lunghezza di 400 metri ha travolto un gruppo di escursionisti composto da esperti alpinisti.
Attorno alle 10.30 è scattato l’allarme dal rifugio Branca.
«Siamo stati informati – dice il gestore – dai compagni di cordata del giovane via radio e abbiamo subito chiamato il servizio di emergenza.»
Sul posto sono giunti anche l’elisoccorso da Sondrio e Bergamo e hanno avviato il recupero degli scialpinisti.
 
 Tragedia anche a Santa Caterina Valfurva 
È terminato l’intervento per il recupero del corpo dell’uomo che ha perso la vita oggi nel territorio di Santa Caterina Valfurva. È caduto per una cinquantina di metri in un dirupo nella zona del passo San Matteo, all’altezza del Terminale.
La quota in cui è avvenuto l’incidente era 3400 metri.
Stava praticando sci alpinismo con un’altra persona, quando c’è stato un distacco di neve che lo ha spinto nel crepaccio.
Immediato l’allertamento dei soccorsi. Sul posto due eliambulanze, da Sondrio e da Bergamo, oltre ai tecnici del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), che hanno provveduto al recupero.
Il medico ha constatato il decesso, dovuto ai traumi riportati nella caduta. Sul posto anche il Sagf della Guardia di Finanza. Lo sci alpinista deceduto è residente a Santa Caterina Valfurva, volontario tecnico del Soccorso alpino.
La VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna esprime con profondo dolore la propria vicinanza alla famiglia e ai compagni soccorritori.
 
 L’allerta 
Dopo il maltempo dei giorni scorsi - ieri è nevicato fino a 2mila metri di altitudine - le condizioni meteo sono nettamente migliorate. Però la neve, soprattutto sulle cime, è instabile e quindi può creare dei problemi.
Anche nella giornata di ieri, pur con avverse condizioni meteo, due scialpinisti stranieri si erano avventurati sulle pale di San Martino e travolti da una valanga durante la discesa.
Per fortuna sono stati sepolti da un metro di neve e l’elicottero del 118 Trentino Emergenza quando li ha raggiunti erano già riusciti a mettersi in salvo.