«No War No Peace» e «Kriegsmaler. I fratelli Stolz»
L'inaugurazione di due mostre afferenti al progetto Guerre e Pace venerdì 16 marzo alle 18.00 al Museo di Riva del Garda

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La stagione 2018 del MAG si aprirà venerdì 16 marzo alle ore 18.00 al Museo di Riva del Garda con l'inaugurazione di due mostre afferenti al progetto Guerre e Pace.
1918-2018, ideato dal Museo Alto Garda per ricordare il centenario della fine della Prima guerra mondiale, ponendola in dialogo, in una linea di continuità e rimandi che attraversa l’ultimo secolo, con la contemporaneità di un presente dal destino incerto e dalle prospettive precarie.
Le stesse prime due mostre che daranno il via venerdì 16 marzo al progetto, il quale si dispiegherà in varie tappe e luoghi per tutto l'anno, sono poste in questo ideale dialogo che vuole la storia sconfinare nella riflessione contemporanea, e viceversa.
No War No Pea ce, realizzata in collaborazione con Associazione 46° Parallelo
Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, a cura di Andrea Tomasi e Claudia Gelmi su un progetto di Raffaele Crocco, si interroga sul significato della parola pace e su cosa comporti in verità la fine di una guerra.
Le installazioni in mostra al piano terra del Museo – costituite dalle immagini del fotoreporter Fabio Bucciarelli, dalle strutture create dallo studio di architettura Weber+Winterle, da video storici, interviste e materiale di approfondimento consultabile attraverso touch screen e realizzato dal gruppo di lavoro di 46° Parallelo – richiamano i diversi e così simili «dopo» che accomunano i momenti della fine dei conflitti, raccontano la contraddizione della fine della guerra senza costruzione della pace, allora come ora, così come durante il secolo trascorso.
Sono infatti decine, negli ultimi anni, le guerre terminate che non hanno però determinato la pace.
Esattamente come accadde cent’anni fa, la fine della Prima guerra mondiale non creò una pace duratura, ma gettò le basi per la durissima guerra successiva.
Kriegsmaler. I fratelli Stolz
Pittori dal fronte di Riva del Garda 1915-1916 si sofferma invece su un particolare periodo storico che caratterizzò l'Alto Garda quale terra di confine e cerniera di contrapposte identità nazionali durante la Prima guerra mondiale, presentando, nella sezione del MAG dedicata alla Storia, un ciclo di opere provenienti dal Museo Rudolf Stolz di Sesto (BZ) che documentano la vita al fronte sopra Riva del Garda tra il 1915 e il 1916.
A quell'epoca, il battaglione degli Standschützen di Bolzano era di stanza nell'Alto Garda: i fratelli Albert e Rudolf Stolz furono arruolati nella Compagnia come pittori di guerra.
Da questa esperienza nacque un ciclo di trenta disegni e dipinti di gran pregio artistico che restituiscono la quotidianità dei soldati dell'Impero Austro-Ungarico al fronte.
Trincee, pattugliamenti, trasporti di artiglieria, esercitazioni di tiro, scene di vita venivano prima schizzati e poi completati con precisione ad acquerello, guazzo, matita o pastello.