240° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza

Nel servizio il dettaglio dei risultati ottenuti già nei primi cinque mesi del 2014

Le «Fiamme Gialle» del Trentino Alto-Adige hanno celebrato, oggi, il 240° anniversario della fondazione del Corpo.
La breve e sobria cerimonia, a carattere esclusivamente interno, ha suscitato comunque forti emozioni tra i partecipanti ed ha riservato momenti densi di significato ed intrisi di non comuni valori.
 
Alla presenza del Commissario del Governo di Bolzano, Dott.ssa Elisabetta Margiacchi, nonché di una rappresentanza di finanzieri, sia in servizio che in congedo, è stata data lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica nonché dell’ordine del giorno speciale del Comandante Generale.
Successivamente il Comandante Regionale del Trentino – Alto Adige, Generale di Brigata Giuseppe Grassi, ha tenuto un breve discorso, durante il quale ha voluto ringraziare sentitamente tutti i finanzieri per il lavoro quotidianamente svolto al servizio della collettività, reso ancor più delicato e difficile dal peculiare momento storico che il Paese sta attraversando.
 
Il Generale Grassi, pertanto, ha voluto rinnovare le attestazioni di stima ed il vivissimo apprezzamento a tutti i militari che, senza lesinare energie, sviluppano le varie missioni istituzionali affidate alla Guardia di Finanza.
L’alto ufficiale ha rivolto, altresì, uno speciale pensiero ed un caloroso saluto alle famiglie degli appartenenti al Corpo, cui sovente viene sottratto tempo prezioso, per la loro fondamentale e preziosa opera di sostegno.
 
Dopo l’allocuzione del Generale Grassi, il Commissario del Governo di Bolzano, Dott.ssa Elisabetta Margiacchi, ha proceduto alla premiazione di militari, di ogni ordine e grado, che si sono particolarmente distinti in attività di servizio.
L’odierna ricorrenza, che è stata celebrata, in maniera sobria, presso il Comando Provinciale di Bolzano, è stata una buona occasione per tracciare il bilancio delle attività poste in essere dalle «Fiamme Gialle» del Trentino - Alto Adige in questa prima parte dell’anno.
 
Nei primi cinque mesi del 2014, è proseguita, senza soluzione di continuità, con la decorsa annualità e con un approccio «trasversale», tipico della polizia investigativa, l’azione di contrasto ai fenomeni evasivi più gravi, complessi ed insidiosi, specie quelli a carattere internazionale.
 


 In particolare
- sono state effettuate 285 verifiche fiscali nelle quali sono stati scoperti circa 328 milioni di euro sottratti a tassazione;
- sono stati denunciati 68 responsabili di frodi e reati fiscali, per aver utilizzato o emesso fatture false (8 violazioni), per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (21 violazioni), per averla presentata in modo fraudolento o infedele (22 casi), per aver distrutto/occultato la contabilità (10 casi);
- sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, i ricavi non dichiarati ed i costi indeducibili scoperti ammontano a circa 22 milioni di euro.
Oggetto d’indagine del Corpo sono stati, principalmente, i trasferimenti «di comodo» delle residenze di persone e società (c.d. esterovestizione) nonché le stabili organizzazioni non dichiarate in Italia di società estere;
- sono stati scoperti 92 evasori totali e 14 evasori paratotali, che hanno occultato redditi al fisco per oltre 317 milioni di euro nelle più importanti categorie economiche: costruzioni, attività finanziarie ed assicurative, commercio e riparazione auto e beni casa, alberghi e ristoranti, attività manifatturiera ed attività immobiliare;
- sono stati individuati 50 lavoratori completamente «in nero» e 43 lavoratori irregolari;
- è risultato irregolare circa il 22% dei 3.798 controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali.
Sono stati sequestrati «per equivalente» beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per quasi 3,5 milioni di euro ai responsabili di reati tributari.
 
Parallelamente alla lotta all’evasione fiscale, in questo scorcio d’anno, una significativa parte delle risorse è stata destinata ad intensificare l’azione di servizio a tutela delle uscite del bilancio pubblico, tenuto conto delle esigenze di contenimento della spesa e dei processi in atto di «spending review».
L’obiettivo, stante anche il perdurare della crisi economica, è quello di individuare frodi, sprechi e malversazioni nell’erogazione di finanziamenti pubblici e di forme di assistenza a favore delle persone più deboli e realmente bisognose ovvero irregolarità nella gestione della «cosa pubblica».
 
Sono state avviate, infatti, azioni mirate tanto alla repressione dei più gravi episodi di frode e mala gestione quanto al contrasto di fenomeni come l’irregolare accesso a prestazioni sociali agevolate ed all’esenzione dal ticket sanitario, che si sono tradotte:
- nell’esecuzione di 14 interventi contro le frodi al bilancio nazionale e dell’Unione Europea, scoprendo indebite percezioni e richieste di fondi pubblici per quasi 400 mila euro, con la conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria di 32 persone;
- nell’accertamento di frodi previdenziali ed assistenziali, nel cui ambito sono state deferite alla magistratura 8 persone per avere indebitamente percepito, senza averne diritto, varie tipologie di sostegno (es. assegni sociali);
- nell’individuazione di 8 violazioni in materia di danni erariali (derivanti da frodi a finanziamenti comunitari e nazionali, da gare di appalto, dalla gestione del patrimonio pubblico e dall’attività di riscossione), con la conseguente verbalizzazione di 67 soggetti e la segnalazione di illeciti per oltre 8 milioni di euro;
- nell’esecuzione di 74 interventi nel settore delle prestazioni sociali agevolate che hanno portato alla scoperta di 1 falso povero nonché di 56 violazioni di carattere amministrativo nei confronti di soggetti che hanno indebitamente beneficiato di prestazioni come, per citarne alcune, l’accesso ad asili nido ed altri servizi per l’infanzia, la riduzione del costo delle mense scolastiche, i buoni libro per studenti e le borse di studio, i servizi socio-sanitari domiciliari e le agevolazioni per servizi di pubblica utilità, luce, gas o trasporti.
Strettamente correlata alla tutela della spesa pubblica è l’attività di prevenzione e repressione dei reati contro la pubblica amministrazione ed, in particolare, della corruzione.
Intervenire su questo fronte costituisce una priorità assoluta, in quanto tali condotte generano inefficienze e distorsioni del regolare evolversi dell’azione amministrativa e minano la libera concorrenza del mercato.
Sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 26 persone per reati contro la pubblica amministrazione, ovvero per abuso d’ufficio (13), turbativa d’asta e pubbliche forniture (13).
 
Per combattere la criminalità economica, nel suo molteplice e mutevole manifestarsi, i finanzieri hanno adottato un approccio investigativo trasversale, che ha permesso di rilevare i ricorrenti profili di interconnessione tra gli approfondimenti antiriciclaggio, l’attività di controllo in tema di circolazione transfrontaliera di valuta, le indagini a tutela dei mercati finanziari e l’evasione fiscale.
  
 Nel dettaglio 
- 17 indagini antiriciclaggio hanno portato alla denuncia di 5 responsabili;
- l’esame dei flussi finanziari ha permesso di accertare il reimpiego di denaro proveniente da altri reati per quasi 750 mila di euro.
 
Sempre nei primi 5 mesi del 2014, le Fiamme Gialle del Trentino - Alto Adige hanno approfondito 94 segnalazioni di operazioni sospette.
Per quanto riguarda i controlli valutari, anche grazie ad un sistema sanzionatorio più severo ed efficace entrato in vigore nel 2012, sono stati intercettati, in frontiera, contanti e titoli illecitamente trasportati per oltre 260 mila euro, contestando 10 violazioni.
 
La maggior parte dei risultati scaturisce dai controlli al confine con la Svizzera e l’Austria.
Sul fronte della criminalità organizzata, sono stati eseguiti 9 accertamenti patrimoniali, nei confronti di 26 soggetti, conclusisi con il sequestro di 3 tra beni mobili ed immobili, per un valore di circa 225 mila euro.
 
In tema di lotta alla droga le indagini eseguite, anche a carattere internazionale e sotto il coordinamento della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, hanno permesso di:
- verbalizzare, complessivamente, 80 soggetti, tra questi 19 narcotrafficanti sono stati tratti in arresto e 20 sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria;
- sequestrare oltre 13 Kg. di sostanze stupefacenti tra cui hashish, marijuana, eroina, cocaina e sostanze psicotrope.
 
Preziosa l’attività svolta dalle 6 Stazioni del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) dislocate sul territorio delle due provincie, recentemente elevate a rango di Reparto autonomo, sempre pronte ad intervenire in aiuto delle persone in difficoltà, grazie anche all’ausilio delle unità cinofile specializzate nonché del personale e dei mezzi aerei della Sezione Aerea di Bolzano.
I finanzieri del S.A.G.F. hanno eseguito, dall’inizio dell’anno ad oggi, circa 616 interventi a favore di altrettanti turisti italiani e stranieri.
 
Sono state recuperate 3 salme.