Sanità: riduzione dei tempi di attesa e possibilità di rimborso

Stabiliti i tempi entro i quali il cittadino ha diritto di ottenere una prestazione, passati i quali potranno rivolgersi alla sanità privata e chiedere poi il rimborso



L'Assessore alla Salute Ugo Rossi (nella foto, alla conferenza stampa di oggi), nel presentare la delibera, ha ricordato come in Tentino vi siano ogni anno più di un milione di richieste di prestazioni mediche.
«Con questa delibera si è voluto cominciare lavorando all'interno all'amministrazione. - Ha premesso l'assessore Rossi. - Ma si dovrà agire anche sul controllo sulle prescrizioni dei medici, perché le prestazioni non necessarie portano via tempo a quelle indispensabili.»

È stato approvato oggi in Giunta Provinciale l'aggiornamento per il triennio 2010-2012 del «Piano provinciale per il contenimento dei tempi di attesa».
Alcune interessanti novità attendono i pazienti, ma la principale riguarda la possibilità, per i pazienti, di rivolgersi a medici o strutture privati e chiedere il rimborso all'Azienda sanitaria in caso di prestazioni specialistiche ambulatoriali o ricoveri che superano i tempi massimi di attesa.

E' da tempo che il nostro giornale invoca iniziative di questo genere, per due ordini di ragioni.
La prima è che, comunque sia, è sempre la Provincia che paga, anche quando non si deve ricorrere alla prestazione a pagamento.
La seconda è che anche l'eventuale rimborso verrà fatto al netto del ticket previsto per la prestazione.

La situazione

La richiesta in Trentino è in costante aumento. Il CUP (Centro Unico di Prenotazione) gestisce attualmente 3.500 agende di prenotazione e 4.200 richieste giornaliere, con un tempo medio di attesa per la risposta inferiore ai 45 secondi.

Il numero di prenotazione al CUP è passato da 754.421 nel 2007 a 1.009.010 nel 2009, con un aumento del 33,7%. Un milione di prestazioni, suddiviso per 365 giorni, è pari a poco più di 2.700 prestazioni al giorno.

Buoni anche i tempi di attesa: dalla lettura dei dati si rileva che, in circa la metà dei casi, i tempi massimi per le prestazioni specialistiche ambulatoriali sono stati garantiti, per gli altri il tempo di attesa si è collocato tra i 45 e i 56 giorni e solo in alcuni casi ha superato i 90 giorni.

Buoni i risultati anche per le prestazioni di ricovero, dove per il 40% dei ricoveri monitorati il tempo massimo è stato comunque compreso entro i 60 giorni.

Il sistema sanitario trentino è strutturato attraverso le classi di urgenza per le prestazioni specialistiche ambulatoriali, che garantiscono l'accesso prioritario ai pazienti con maggior bisogno:
- RAO A la prestazione deve essere erogata entro 3 giorni;
- RAO B entro 10 giorni;
- RAO C entro 30 giorni;
- RAO P (controlli) la prestazione è fissata dallo specialista.

Al di fuori di queste classi di urgenza sono previsti comunque dei tempi massimi di attesa, che sono quelli riportati nel Piano che, nella maggioranza dei casi, non superano i 45 giorni.

Le novità per specialistiche ambulatoriali

Sotto il profilo delle prestazioni specialistiche, al di fuori delle classi di urgenza, le novità più significative del nuovo Piano triennale 2010 -2012 sono stati ristretti ulteriormente i tempi di attesa per otto prestazioni:
- visita oncologica (da 45 a 10 giorni);
- visita radioterapica pretrattamento (da 45 a 10 giorni);
- TAC rachide e speco vertebrale, TAC arti superiori e inferiori, TAC maxillo facciale, TAC orecchio, TAC addome superiore e TAC arcate dentarie (da 45 a 30 giorni);

Per dieci prestazioni, qualora sia superato il tempo massimo di attesa presso una delle sedi di erogazione aziendali, il privato cittadino iscritto al Servizio sanitario provinciale ha diritto di accedere alla prestazione presso una struttura non accreditata e ottenere il rimborso all'Azienda sanitaria. Si tratta di:
- ecografia dell'addome;
- ecocolordoppler dei tronchi sovraortici;
- ecocolordoppler dei vasi periferici;
- RM celebrale;
- RM colonna;
- TAC del capo;
- TAC addome;
- visita cardiologica;
- visita oculistica;
- visita ortopedica.

Dal punto di vista organizzativo ci sono poi due grosse novità:
- per migliorare l'accesso dei cittadini alle prestazioni viene favorito lo svolgimento delle attività ambulatoriali anche nella fascia oraria pomeridiana e al sabato;
- viene allineata l'attività libero-professionale all'attività istituzionale con l'equilibrio dei volumi sul singolo professionista.

Le novità per prestazioni di ricovero

Per quanto riguarda i ricoveri, gli elementi di novità del Piano triennale 2010 -2012 sono:
- l'obbligo di utilizzo dell'agenda informatizzata (SIO) per la prenotazione dei ricoveri al fine di ottenere un registro unico di prenotazione e liste di programmazione e attesa per ciascuna unità operativa che consentano al cittadino, per il tramite di una struttura aziendale unica, di conoscere i tempi di attesa dei diversi ospedali e di esercitare il diritto di libera scelta;
- l'aumento dell'attività in regime ambulatoriale con previsione di effettuare in tale ambito assistenziale parte dei ricoveri attualmente previsti in regime di ospedalizzazione diurna: chemioterapia, artroscopia, ernia inguinale, legatura e stripping di vene, cataratta, emorroidi, decompressione tunnel carpale, altra estrazione chirurgica di dente;
- come per le prestazioni specialistiche, per quattro tipi di intervento, qualora sia superato il tempo massimo di attesa presso una delle sedi di erogazione aziendali, il privato cittadino iscritto al Servizio sanitario provinciale ha diritto di utilizzare una struttura privata non convenzionata e ottenere il rimborso all'Azienda sanitaria. Si tratta di:
- decompressione del tunnel carpale;
- ernia inguinale;
- legatura e stripping di vene;
- emorroidectomia.

Una stretta decisa, dunque, che l'assessorato alla salute ha deciso di imprimere al Piano triennale, in attesa di aggiornare lo strumento appena la conferenza Stato - Regioni, che sta lavorando su un'analoga intesa, avrà dettato ulteriori linee guida.

Del resto il Trentino, nella terza indagine condotta dal Ministero della Salute tra novembre e dicembre 2009 è risultato fra i primi posti per trasparenza sulle liste d'attesa proprio la nostra provincia.