Allevatori in festa, segnali di ottimismo anche dal mercato
Boom di clienti nel negozio che garantisce carne certificata Volano i costi per l'alimentazione degli animali
Alla festa degli allevatori
organizzata quasi esclusivamente per loro dalla federazione
Allevatori in questo fine settimana nella sede di via delle Bettine
possono vedere in un colpo solo caprette, cavalli, mucche,
conigli.
Una kermesse che mette assieme il divertimento dedicato alle
famiglie con l'impegno degli allevatori a selezionare animali di
qualità.
Oggi infatti sono in programma due importanti concorsi riservati ai
cavalli Haflinger (aveglinesi) e Norico.
Domani ci sarà la mostra provinciale delle due migliori razze di
bovini allevate in Trentino, la Bruna e la Frisona.
Alla mostra partecipano 80 espositori delle razze bovine con 120
capi, a cui si aggiungono 80 animali tra equini e da cortile.
Quest'anno però la maggior parte dei 1.200 allevatori soci della
Federazione potrà godere qualche soddisfazione ulteriore nel vedere
riconosciuto il proprio impegno: il prezzo del latte ha finalmente
preso la strada del rialzo.
Alla prossima assemblea ai primi di maggio i conti finali delle
liquidazioni dovrebbero sancire circa un 20% di incremento di
reddito rispetto all'anno precedente. Un dato, tuttavia, mitigato
da pari aumento dei costi di alimentazione degli animali, che
incide per circa il 40% sul totale. Tutto sommato, comunque, una
annata buona.
Soffrono invece ancora i produttori di carne, circa 2500 capi
quelli nati e allevati esclusivamente in Trentino, altrettanti
quelli parzialmente allevati da noi.
Il prezzo è in picchiata del 10-15%, e punisce i produttori che già
l'anno scorso hanno dovuto patire forti ribassi. Per contro, i
costi delle materie prime per alimentare gli alimentari continuano
a salire.
«In generale possiamo dare un messaggio di ottimismo ai nostri
allevatori - afferma il presidente Silvano Rauzi - che premia un
impegno instancabile e una pazienza fuori dal comune. Fa piacere
vedere molti giovani che si cimentano nel settore zootecnico, segno
di fiducia ed anche di garanzia di continuità per le aziende
esistenti.»
Sicuramente non conosce crisi il punto vendita della Federazione
che vende carni e salumi certificati, oltre a formaggi, frutta e
vini della cooperazione. Fattura 2,9 milioni di euro l'anno, l'8%
in più nel 2010 rispetto all'anno precedente. In tempi di crisi dei
consumi, significa che i consumatori sono molto attenti alla
qualità e alla provenienza dei prodotti che acquistano.
Pezzo forte di oggi anche una forma gigante da 148 chili di
formaggio Cuor di Fassa prodotto dal caseificio di Campitello.
Oggi boom di clienti, complice la festa ed uno sconto generalizzato
del 10% per l'intero finesettimana.
Domani si prosegue con la mostra concorso dei bovini Bruna e
Frisona con relative premiazioni provinciali dalle 9 alle 15,
passeggiate a cavallo e concerto del coro delle Piccole Colonne
alle 16.30.
Durante i due giorni di festa degustazione dei prodotti tipici e
gastronomia.