La coltivazione delle mele in Alto Adige, storia
Le varietà e le tecniche di coltivazione, la pianta del melo nelle sue diverse varietà
In molti sentono spesso parlare delle mele proveniente dal Trentino Alto Adige e i più le amano soprattutto perchè sono soliti degustarle e non farle mai mancare sulle proprie tavole. Molti meno conoscono però la storia che ha portato l’Alto Adige ad essere uno dei più grandi esportatori di mele.
Il primo passo: la pianta del melo
Curioso da scoprire che la pianta da frutto che porta le mele fino alle nostre case non è arrivata a noi Europei che tramite la rinomata via della seta, proveniente originariamente dal lontano Oriente. Il Trentino può però vantare della coltivazione dei meli sin dal 1800, e molti racconti popolari del luogo sottolineano come sin da subito la pianta si sviluppasse in modo rigoglioso, adattandosi al meglio alla vita dei contadini, utile anche come alimento pure per l’ingrasso dei migliori animali. Per parlare invece di una coltivazione destinata alla vendita grazie ai primi mercanti cerca fortuna bisogna aspettare fino ai primissimi del ‘900, il periodo in cui le mele poterono finalmente essere coltivate per arrivare poi in tutta Italia un po’ grazie ai nuovi modernissimi acquedotti ma anche a causa di una malattia delle piante di vite, il cui drastico calo dovette essere sostituito con qualcos'altro, scoprendo l’altissima qualità delle mele che nascevano in quel territorio. Dopo che si svilupparono in tutta Italia le reti di tipo ferroviario, anche per il trasporto merci, quando negli anni ‘70 dell’800 venne completata anche la linea del Brennero, che distrusse miriadi di vitigini, non solo si iniziò a puntare sempre di più sulle piantagioni di meli, ma anzi si decise anche di iniziare le prime forme di esportazione proprio grazie ai treni merci. Ecco quindi che le mele dell’Alto Adige iniziarono prestissimo ad oltrepassare il confine italiano e le dure altitudini delle alpi, per essere apprezzate da tutti i popoli dell’Europa.
La modernizzazione delle tecniche agricole
Intorno poi al 1960 e fino anche al 1970 il Trentino Alto Adige conobbe un veloce incremento della modernità degli impianti di coltivazione: con tecniche più aggiornate, l'utilizzo di forche per trattore e caricatori agricoli che hanno permesso di velocizzare le operazioni e pure una promozione pubblicitaria più che attenta, che ha condotto proprio la coltivazione delle mele a diventare uno dei bacini fondamentali per il sostentamento economico di buona parte della popolazione locale, che con cura e passione prepara questo frutto per molte altre persone anche molto lontane dall’Alto Adige. Conoscere questa storia non è però soltanto appassionante: sapere qual è la tradizione che sta dietro ai luoghi che producono la frutta che arriva alle nostre tavole, sapere come è arrivata ad esse in passato e quali sono le innovazioni che stanno proprio in questi ultimi anni nascendo è fondamentale per gustare al massimo anche una sola semplicissima mela, conoscendo al meglio tutta la passione e l’umanità che ha preparato il morso migliore che si possa ricordare.
L’economia della melicoltura nel Trentino dei nostri giorni
Dopo secoli di miglioramenti ed evoluzioni il Trentino è oggi la regione dell’Italia al primo posto per la produzione delle mele, portando proprio il nostro paese al quarto posto a livello mondiale, per la melicoltura. È possibile approfondire su Confagricoltura del Trentino. Ben 8000 famiglie sono coinvolte in questa particolare e fiorente tipologia di coltivazione e moltissime aderiscono a formazioni come cooperative e consorzi capaci di unire e fare rete per un prodotto in costante miglioramento. Una vera e propria eccellenza del sistema economico del Trentino Alto Adige che di certo non può che essere sempre un piacere sostenere.
I vari tipi differenti di melicoltura in Trentino Alto Adige
Riuscire a produrre molte mele garantendo comunque e sempre a tutti i singoli prodotti il massimo della qualità per far sì che tutti gli acquirenti siano sempre soddisfatti e consiglino anche a molti altri di acquistare le stesse mele non è cosa affatto semplice. I lavoratori e i coltivatori del Trentino Alto Adige, grazie anche ad uno spirito di organizzazione piuttosto innato, sono presto riusciti a trovare in breve il miglior modo per coltivare le mele mantenendo alti gli standard pur con una produzione in quantità massive. I metodi principali utilizzati sono due e sono i seguenti: tenteremo di riassumerne le caratteristiche fondamentali grazie al delineamento di qualche semplice tratto distintivo.
Il primo metodo, dagli standard di qualità e naturalità impareggiabili è riconosciuto sotto il nome di coltivazione biologica, un particolarissimo modo di portare agli acquirenti delle mele dato che non si usa alcun pesticida e il livello del gusto è davvero molto buono. Proprio in questa sottosezione della produzione il Trentino si distingue in tutto il territorio europeo per essere in assoluto il produttore migliore.
La seconda modalità è invece quella più comune ed è detta produzione integrata, essa ha ricevuto critiche su critiche soprattutto in passato e anche dopo i molti miglioramenti degli ultimi anni è comunque ancora oggi presa di mira da molti osservatori e molti controlli che si dichiarano assolutamente contrari all’utilizzo di pesticidi chimici o comunque a simili prodotti in relazione alle molte fasi differenti della coltivazione. Certo essere così accanitamente avversi è forse irrazionale di fronte ai molti passi avanti che sono stati fatti soprattutto in termini di regolamentazione a norma di legge che favoriscono il posizionamento di nidi artificiali che favoriscono il naturale svilupparsi di colonie di tutti quegli insetti capaci di proteggere la salute dei meli e delle mele.
Le diverse varietà di mele dell’Alto Adige
Proprio il Trentino Alto Adige è uno dei luoghi che presenta la più ricca varietà di mele: i nomi che si sentono spesso elencare sono davvero moltissimi: si va dalla tradizionalissima mela della Val di Non Dop, fino alle più comuni Fuji, passando per le a le Golden Delicious, e le Gala. Da non dimenticare poi anche le melicolture che producono le Granny Smith, le Jonagold, le Red Delicious, le Idared, le Morgenduft, tutte Mele Alto Adige Igp e Mele del Trentino Igp.