Mattarella al termine delle consultazioni del 4 e 5 aprile

«Nessun partito, né schieramento politico dispone da solo, dei voti necessari per formare un governo e sostenerlo» – Il singolare intervento dei 5 Stelle



Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è rivolto ai giornalisti al termine delle consultazioni per la formazione del nuovo governo.
Come sapevamo ampiamente, allo stato non ci sono le condizioni per affidare l’incarico.
Veti incrociati, antiche e nuove rivalità impediscono al momento qualsiasi intesa, anche se pare che 5 Stelle e Lega abbiano la maggiore affinità programmatica.
 
Singolare tuttavia la dichiarazione dei 5 Stelle all’uscita dal colloquio con Mattarella, per cui si dichiarano disponibili a formare un governo sia con Lega che col PD. È la prima volta che vediamo un partito (o un movimento) esprimere la propria disponibilità sia con la destra che con la sinistra.
È evidente dunque che si tratta di un messaggio – piuttosto maldestro – per la Lega che viene così esortata ad abbandonare Berlusconi per sostenere il governo di 5 Stelle. 
 
Il Presidente si è rivolto ai giornalisti anzitutto per ringraziarli per la collaborazione.
«Desidero ringraziarvi per il lavoro che avete svolto e che state svolgendo per informare i nostri concittadini dell'andamento delle consultazioni.»
Di seguito il suo intervento.

Le consultazioni, come è noto, hanno lo scopo di individuare, di fare emergere, in base agli articoli 92 e 94 della nostra Costituzione, una composizione di un governo che abbia il sostegno della maggioranza del Parlamento.
Le elezioni che abbiamo celebrato un mese fa hanno visto un ampio aumento di consenso per due partiti - uno dei quali alleato con altri - ma non hanno assegnato a nessuna parte politica la maggioranza dei seggi in Parlamento, né alla Camera né al Senato, dove sono presenti tre schieramenti politici.
Nessun partito, né schieramento politico dispone, quindi, da solo, dei voti necessari per formare un governo e sostenerlo. È indispensabile, quindi - in base alle regole della nostra democrazia - che vi siano delle intese tra più parti politiche per formare una coalizione che possa avere la maggioranza in Parlamento e quindi far nascere e sostenere un governo.
Nelle consultazioni di questi due giorni non è ancora emersa questa condizione.
 
Farò trascorrere qualche giorno di riflessione, anche sulla base della esigenza di maggior tempo che mi è stata prospettata durante i colloqui da molte parti politiche.
Sarà utile a me per analizzare e riflettere su ogni aspetto delle considerazioni che i vari partiti mi hanno prospettato.
Sarà utile anche a loro per valutare, responsabilmente, la situazione, le convergenze programmatiche e le possibili soluzioni per dar vita a un governo.
Nel corso della prossima settimana avvierò, quindi, un nuovo ciclo di consultazioni per ascoltare le opinioni dei partiti e verificare se è maturata qualche possibilità che oggi non si registra.
Buon lavoro.