Casa alla Vela, anziani e studenti sotto lo stesso tetto
Il sindaco di Trento visita la struttura della cooperativa Sad – Cantiere di Piedicastello: se il tempo aiuta, entro Natale apre la rotatoria
«Casa alla Vela riproduce l'impostazione di una famiglia patriarcale d'un tempo per venire incontro ai problemi degli anziani che, nel nostro lavoro, vediamo tutti i giorni: la solitudine, innanzitutto, soprattutto la sera, la difficoltà a fare la spesa, i piccoli acciacchi.»
Così Daniela Bottura, presidente della Cooperativa Sad, presenta al sindaco Alessandro Andreatta e al presidente della Circoscrizione Claudio Geat l'esperienza di cohousing nata alla Vela quattro anni fa. Si tratta di un'iniziativa sperimentale, già premiata con riconoscimenti nazionali ed europei, che fa vivere sotto lo stesso tetto anziani e studenti: pur abitando in appartamenti separati, ultra ottuagenari parzialmente non autosufficienti e giovani condividono non solo gli spazi della Casa ma soprattutto un’arricchente esperienza di vita
Attualmente a Casa alla Vela abitano sette anziane e tre ragazze – un'italiana, un'ucraina e una francese – impegnate in un periodo di volontariato internazionale. Come spiega l'amministratore delegato di Sad Diego Agostini, le giovani non hanno obblighi, ma sono una presenza importante per le anziane grazie ai rapporti informali che derivano dall'abitare insieme.
La formula del cohousing ha avuto successo, tanto che la cooperativa Sad ha aperto nel 2016 una casa a Tassullo e, proprio domani, ne inaugurerà una terza a Cles.
Ma l'operazione più ambiziosa prenderà il via proprio nel comune di Trento: infatti a Villazzano, precisamente a villa O Santissima, la cooperativa ha in progetto di aprire due nuclei da dieci posti ciascuno per il cohousing tra anziani accanto a uno studentato da ottanta posti.
Con ingressi indipendenti, le due strutture mirano a far convivere le generazioni semplicemente creando occasioni d'incontro grazie alla prossimità.
Il sindaco oggi pomeriggio ha visitato anche il cantiere del progetto di recupero urbanistico-ambientale di Piedicastello, che prevede la riqualificazione della piazza e della viabilità per un costo complessivo di tre milioni e mezzo di euro.
L'obiettivo primario è quello di eliminare la barriera fisica costituita dalla ex tangenziale di Trento e dallo svincolo presente all'imbocco del ponte di San Lorenzo, infrastruttura che per 40 anni ha diviso in maniera netta il quartiere in due parti sia dal punto di vista urbanistico che sociale.
Bruno Delaiti, dirigente del servizio Opere di urbanizzazione primaria, ha annunciato al sindaco che entro Natale, confidando nella clemenza del meteo, dovrebbe essere aperta la nuova rotatoria, anche se la conclusione dei lavori viabilistici è prevista per il prossimo anno.