Cambio al vertice del Comando Militare Trentino Alto Adige

Il generale Fabio Palladini lascia il comando al generale (trentino) Dario Buffa

Oggi, venerdì 6 giugno, presso la Caserma Pizzolato di Trento, ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento del Comandante Militare regionale dell’Esercito: al Generale di Divisione Fabio Palladini che ha ceduto il Comando, è subentrato il trentino Gen. Dario Buffa.
La cerimonia, è stata presieduta dal Generale di Corpo d’Armata Bruno Stano, Comandante delle Forze di Difesa Interregionale Nord, il Comando di Padova che coordina l’intervento dei reparti dell’Esercito nell’Italia centrosettentrionale in tre principali settori l’intervento operativo: il concorso alla Forze di Pubblica Sicurezza (testimoniato dall’Operazione Strade Sicure), in caso di calamità naturali e in occasione della bonifica del territorio da ordigni bellici inesplosi.
Nel corso della cerimonia, alla presenza dei Gonfaloni, Medaglieri e Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma della Regione, si sono alternate le allocuzioni da parte dei Comandanti cedente e subentrante e del Generale di Corpo d’Armata Bruno Stano.
 
Folta la presenza dei rappresentanti delle varie Istituzioni locali, a testimonianza della fattiva collaborazione e sinergia instaurata dal Generale Palladini con le autorità civili e militari, tra di esse: il Commissario del Governo per la Provincia Autonoma di Trento Dott. Francesco Squarcina, il Questore di Trento Dott. Giorgio Iacobone, il Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi, il Sindaco di Trento Dott. Alessandro Andreatta ed altri sindaci dei Comuni della Regione.
Numerosi anche i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, nonché gli ospiti e le autorità che hanno collaborato a vario titolo con il Comando militare Trentino Alto Adige e più in particolare con il Generale Palladini che, in data odierna, dopo una lunga e prestigiosa carriera, segnata anche da importanti esperienze all'estero, lascia il servizio attivo per raggiunti limiti di età.
Numerosi anche i rappresentanti della stampa. Il nostro giornale in particolare, ricorderà il generale Palladini per la sua umanità e la sua capacità di dirigere una struttura militare con il buonsenso, capacità tutt’altro che diffusa in tutti gli eserciti.
 
Nel suo discorso di addio (va in pensione con il grado di generale di divisione), Palladini ha ricordato come oggi la struttura militare sia nuovamente inserita nel tessuto sociale trentino e per questo ha ringraziato le autorità presenti. Non è sempre stato così, e in questo noi abbiamo giocato un piccolo ruolo.
Il sindaco Andreatta, che doveva partecipare alla presentazione delle feste Vigiliane dell’era post-Malossini, non ha potuto mancare al cambio della guardia. Si ricorda infatti che, in seguito alla missione di pace svolta dei genieri del 2° Reggimento genio ad Haiti e in Afghanistan, aveva insignito la loro bandiera con il simbolo di San Vigilio.
Infine, un particolare. Palladini ha dedicato parte del suo discorso per ringraziale la moglie e i figli, che hanno avuto tanta pazienza per tutta la vita a seguirlo dove veniva trasferito. Non è facile seguire un militare di carriera. Basti pensare che in tutto Palladini ha dovuto cambiare 25 sedi di lavoro…
La pensione se la merita a tutti gli effetti, anche se non gli sarebbe spiaciuto restare ancora al comando suoi suoi uomini.
 
GdM