In Trentino il Forum dei giovani soci del credito cooperativo
Azzi (Federcasse): «No all’Europa dei tecnocrati, difendiamo la pluralità bancaria»
Nella giornata del Forum giovani soci del credito cooperativo, il presidente di Federcasse Alessandro Azzi ha parlato della preoccupazione del credito cooperativo per la valanga di regole introdotte dalle istituzioni europee. «Se non vogliono l’appiattimento delle banche, servono interventi adeguati al modello cooperativo, che è differente ed ha mostrato il proprio valore anche durante la crisi. Se i tecnocrati non lo capiscono, deve intervenire la buona politica.» Sono oltre 250 i partecipanti al quarto «Forum Giovani Soci del Credito Cooperativo». Oggi giornata dedicata all’Europa. Stamani tavola rotonda su cinque parole chiave, nel pomeriggio l’intervento dell’on. Herbert Dorfmann. |
C’è una Europa che non ci vuole, ma contro la tecnocrazia delle mille regole che vorrebbero affossare l’esperienza delle banche di territorio serve la buona politica.
Lo ha detto stamani a Taio il presidente di Federcasse Alessandro Azzi, intervenendo in apertura del convegno sull’Europa nell’ambito del Forum giovani soci del Credito Cooperativo in corso nel Trentino.
Vi prendono parte oltre duecentocinquanta giovani in rappresentanza di tredici Federazioni locali e di 65 Casse Rurali e Banche di Credito Cooperativo.
Precedentemente, avevano portato i saluti il presidente della Cassa Rurale d’Anaunia che ospita l’incontro di oggi Ivo Zucal e il presidente della Cooperazione Trentina (e neo nominato vice di Federcasse) Diego Schelfi, il quale ha auspicato una Europa più aperta, non xenofoba e più «popolare».
Proprio a Schelfi, nella sua qualità di nuovo vicepresidente di Federcasse, Azzi ha voluto dedicare alcune parole per rimarcare l’importanza dell’esperienza cooperativa trentina, nel credito e non solo, come esempio per il movimento nazionale.
Tornando al tema del convegno (nel pomeriggio interverrà anche il parlamentare europeo regionale Herbert Dorfmann) Azzi ha affermato che «questa Europa sembra dominata dalla tecnocrazia».
«C’è incertezza finanziaria ed economica, che per le banche si traduce in mancanza di fiducia. Noi dobbiamo contribuire a rafforzare la fiducia, anche per i tanti giovani che si impegnano e che hanno diritto a partecipare in maniera attiva al superamento della crisi.»
Quello del credito cooperativo è un modello differente rispetto alle banche, ed ha mostrato la sua validità anche in questi tempi di crisi.
«Eppure in Europa si vorrebbe l’appiattimento delle banche – ha proseguito Azzi - con l’introduzione di una massa imponente di regole valide indistintamente per tutte le banche.»
Basti un dato: la prima normativa di Basilea era un documento di 28 pagine, la seconda di 228, la terza di 2000, più altre 2500 di allegati.
«Le regole devono avere espressioni normative adeguate al modello. Noi siamo per il pluralismo, che garantisce le scelte del depositante, del cliente e del consumatore. Un concetto peraltro ribadito anche recentemente dal presidente dell’ABI Patuelli.»
C’è una urgente esigenza di semplificazione su cui l’Europa pare non sentire, come dimostrano le migliaia di pagine del testo di Basilea tre, la normativa europea in materia bancaria.
«E se i tecnocrati non lo capiscono, deve intervenire la politica, quella buona e coraggiosa”, ha concluso Azzi.
Il convegno di oggi ha provato a declinare cinque parole chiave per una Europa più a misura di persona: il concetto di spirito, su cui ha riflettuto il vicario della Diocesi trentina mons. Lauro Tisi, la generatività, della quale ha parlato il direttore di Federcasse Sergio Gatti, il risparmio, su cui è intervenuto Bepi Tonello che ha fondato in Equador la banca solidale Codessarollo, il valore anche sociale del consorzio, sviluppato dal direttore di Melinda Luca Granata e le sfide che attendono l’Europa, di cui ha parlato Anne Schneider rappresentante dell’associazione tedesca delle banche cooperative.
Domani la conclusione in sala della Cooperazione con il prof. Leonardo Becchetti ed Emanuele Spina di Federcasse che parlerà dell’Unione Bancaria.