«Tornare a casa con i propri mezzi dopo operazioni doganali»

Quella eccezionale trasvolata di quattro elicotteri AB 205 TF Italair Libano del 23 febbraio 2008

Il colonnello Arrigo Arrighi ha recentemente lasciato il comando del 4° Reggimento Altair di Bolzano, al cui posto è subentrato il colonnello Giovanni Maria Scopelliti.
Con Arrighi avevamo avuto l’opportunità di fare dei voli con i suoi elicotteri per vedere come funzionano gli AB 205, gli elicotteri leggendari che hanno fatto la storia militare della Guerra del Vietnam.
Si tratta di aeromobili datati, per quanto ancora ben funzionanti. Il motore è una sola turbina, l’elettronica è minimale, l’abitacolo spartano. E si vola con il meccanico a bordo.
Insomma, dopo i 205 si sono susseguite due generazioni successive di elicotteri. Ma volare con loro è una cosa fantastica. Porta 11 persone, oppure sei barelle più tre di equipaggio. Infatti non è un elicottero da combattimento, ma da sostegno al combattimento.
Ciò premesso, raccontiamo l’avventura che ha avuto modo di compiere il colonnello Arrighi con i suoi uomini che, come abbiamo scritto, si sono fatti un po’ tutti i teatri di guerra del nostro Paese.
 

 
Il gruppo si trovava in Libano con una squadra di quattro AB 205, inviati per sostenere la missione Leonte del nostro contingente che per conto dell’ONU sta costruendo giorno per giorno il confine condiviso tra Israele e Libano.
All’andata gli elicotteri erano stati trasportati nel pancione dei C130 dell’Aeronautica militare.
Lì sono stati dipinti di vernice bianca «Onu», che serve a coprire il colore militare dei mezzi in dotazione di tutte le forze armate del mondo. È una vernice piuttosto leggera, fatta apposta per essere spazzata via senza troppe complicazioni alla fine della missione.
Alla fine della quale, il comando decise di rimpatriare gli elicotteri. L’aspetto singolare fu che, anziché riportarli a casa con i C130, venne deciso di farli tornare a casa con i propri mezzi. In volo.
Un’operazione complicata, dato che l’autonomia del 205 è di due ore e mezzo di volo.
Con la necessità di fare il pieno ogni 450 km, volare da Beirut all’Italia era una missione paragonabile all’attraversata atlantica fatta da Italo Balbo con gli idrovolanti nel 1933.

Il 1° febbraio 2008, il comandante riceveva un fonogramma che disponeva il «Trasferimento in Italia elicotteri AB205 TF Italair Libano».
«In esito a quanto richiesto con il messaggio di riferimento – recitava il testo – si comunicano le modalità in dettaglio del volo di trasferimento da Beirut (Libano) a Venaria Reale (Italia) dei seguenti quattro elicotteri AB.205 (Esc-3) dell’aviazione dell’esercito.»
Seguivano i riferimenti degli aeromobili da trasferire e la data «presumibile» di trasferimento: 24 febbraio 2008, «dopo operazioni bonifica [disinfestazione - NdR] e doganali in coordinamento con Getra Beirut».
 

 
L’ordine venne eseguito e il 23 febbraio i nostri 4 elicotteri partirono da Shama (Libano meridionale).
Primo atterraggio a Beirut per le pratiche doganali. Quindi hanno preso il largo sul Mediterraneo per restare fuori dalle acque territoriali della Siria e sono atterrati nella base turca di Incirlik, per un pieno di kerosene e una pausa ristoratrice. 
 
 
 

La Base aerea di Adana o Base aerea di Incirlik, è un'importante base della NATO, localizzata a İncirlik (12 km a est di Adana). È sostanzialmente una base United States Air Force (USAF) con uno staff di circa 5.000 persone, diverse centinaia di inglesi e personale turco.
Lasciata Incirlik, hanno sorvolato le montagne del Gulnar meridionale, per poi raggiungere la Antalya Air Base.
 
 


Il 25 febbraio raggiungevano la base di Bodrum, sempre in Turchia.
Bodrum (anticamente Alicarnasso) è una città della Turchia, centro dell'omonimo distretto della provincia di Muğla. Oggi è una stazione turistica assai frequentata, in particolare dalla borghesia di Istanbul e dai turisti stranieri. La città è servita dall'aeroporto di Milas-Bodrum.
Fatto il pieno, ripartirono immediatamente alla volta della Grecia. Sorvolarono le Cicladi e fecero il punto su Naxos, l’isola più grande dell’arcipelago situato nel Mar Egeo.
 


Infine raggiunsero Mègara, un comune della Grecia situato nella periferia dell'Attica Occidentale. Per gli amanti della storia, fu la città natale di Euclide e del poeta elegiaco Teognide.
L’indomani, 26 febbraio, ripresero il volo. Si portarono sullo stretto di Corinto e sorvolarono , fino a raggiungere il magnifico ponte di Patrasso, che è il ponte strallato più lungo del mondo con i suoi 2.883 metri. Quindi risalirono la costa greca fino a raggiungere l’aeroporto di Preveza.
 
 


Il 27, dopo aver fatto l’ennesimo pieno dei serbatoi, presero il volo e passarono il Canale di Otranto.
Atterrarono alla base italiana di Amendola, dove fecero nuovamente il pieno, per poi riprendere il volo fino a Loreto prima e Rimini poi.
Il 29 febbraio, finalmente raggiunsero la pianura romagnola per poi portarsi in Piemonte.
La loro trasvolata finì a Venaria Reale il 29 febbraio 2008. 
 
 


In tutto era durata 5 giorni.
Il colore bianco dato agli elicotteri della missione ONU se ne era andato dai musi degli elicotteri, spazzato via dallo sfregamento dell’aria.
Fu un’impresa indimenticabile per tutti i piloti e i membri dell’equipaggio.
I nostri ragazzi non ricevettero alcun riconoscimento da parte delle autorità militari. Neanche una mostrina.
Certamente hanno semplicemente fatto il proprio dovere, ma si poteva riconoscer quantomeno l’eccezionalità del loro volo. Ma forse chi aveva dato l’ordine di rientro con i propri mezzi non sapeva come spiegare perché non furono impiegati o C130 anche per il ritorno. 
 
 

 
 La Formazione
ELICOTTERI
EI299 in livrea speciale, asso di cuori
EI273, asso di quadri
EI348, asso di picche
PERSONALE
Ten. Col. POE Arrigo Arrighi – Comandante di gruppo, pilota e capo formazione.
Magg. POE Eros Negro – Pilota.
Cap. Antonio Stringini – Ufficiale tecnico.
Cap POE Corrado Motta – Pilota.
Cap. POE Luca Beraudo – Pilota.
Ten. POE Salvatore Barbanti – Pilota.
Ten. POE Carlo Roncoloni – Pilota.
1° Mar. POE Filippo Mongiovì – Pilota.
1° Mar. POE Diego Fulcheri – Pilota.
1° Mar. POE Osvaldo Moi – Pilota.
1° Mar. TMA fabrizio Cerri – Specialista, capo velivolo.
1° Mar. TMA Pietro Caianiello – Specialista, capo velivolo.
1° Mar. TMA Vincenzo Bilardo – Specialista capo velivolo.
1° Mar. TEA Vittorio Allegrini – Specialista elettronico.
Mar. C. TMA Piero Bosisio – Specialista, addetto ai rifornimenti.
Mar. C. TMA Gennaro Dimitri – Specialista, capo velivolo.
Serg. TMA Paolo Nobbio – Specialista.
1° CM Nicola Notaristefano – Ground Logistic.