29 agosto terzo giorno del Mountain Future Festival
Luca Mercalli: «Prepararsi per tempo alle migrazioni climatiche del futuro dalle città alle montagne»

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L’attuale e grave problema dei cambiamenti climatici e le relative conseguenze che si stanno verificando, con eventi meteorologici estremi sempre più frequenti, anche sulle Alpi, saranno i temi dominanti degli appuntamenti del 29 agosto, terzo giorno del «Mountain Future Festival», la manifestazione dedicata al futuro della montagna, in programma sull’altopiano della Paganella dal 27 al 30 agosto.
Numerosi gli ospiti della giornata, tra i quali, il meteorologo, climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli e il coordinatore dell’Osservatorio per il clima della Provincia autonoma di Trento, il fisico e climatologo Roberto Barbiero.
In programma sono previsti tre eventi: il primo ad Andalo, alle 15.30, a Pian dei Sarnacli, con i frati francescani del convento dell’Immacolata di Mezzolombardo che, in una veste per alcuni aspetti insolita, accompagneranno il pubblico in una passeggiata nel bosco fino alla Baita degli Alpini, in località Piof, durante la quale, prendendo spunto dall’enciclica di Papa Francesco sull’ambiente «Laudato Sì», parleranno delle «Creature nel creato, per un’ecologia integrale».
Sarà un’occasione unica e particolare per riflettere sul perché sia così importante il rispetto e la tutela dell’ambiente, immersi in un contesto naturale affascinante, caratterizzato da boschi di abeti e larici, popolati da diverse specie di animali.
Il secondo appuntamento è alle 17, alla Baita degli Alpini, con il climatologo Roberto Barbiero, coordinatore dell’Osservatorio per il clima della Provincia autonoma di Trento che, insieme a Giulia De Paoli, dell’associazione Viração & Jancada, parlerà dei cambiamenti climatici e degli effetti sull’ambiente di montagna.
In alta quota si avvertono, infatti, maggiormente le gravi conseguenze dei cambiamenti climatici in atto, causati dall'aumento delle temperature medie a livello globale per i gas serra prodotti dall’uomo e che stanno modificando le caratteristiche degli habitat alpini, mettendo a rischio di sopravvivenza diverse specie di animali e determinando eventi estremi come la tempesta «Vaia» di fine ottobre dello scorso anno.
Cambiamenti che stanno incidendo e condizionando la nostra vita di tutti i giorni e ai quali dobbiamo adattarci, preparandoci per tempo, come per esempio per quanto riguarda il possibile fenomeno delle migrazioni climatiche in montagna.
Quest’ultimo tema sarà al centro del terzo evento della giornata che si svolgerà a Molveno, alle 21, nella Piazza della Chiesa (in caso di pioggia nella sala congressi di Molveno Lido) e che avrà come protagonista Luca Mercalli.
Il famoso climatologo e divulgatore scientifico intratterà il pubblico con un evento dal titolo «Le migrazioni climatiche del futuro: dalle città alla montagna. Prepararsi per tempo».
«In pianura – ha spiegato a questo riguardo Luca Mercalli - fa sempre più caldo, la zanzara tigre arrivata dal Vietnam rende le estati invivibili, adattarsi vuol dire prepararsi a scenari climatici futuri sempre più estremi. Ecco perché ho scelto di salire di quota: abitare, almeno per il semestre estivo, alla borgata Vazon, 1650 m, in alta Val di Susa».
Ulteriori dettagli sul festival e il programma sul sito www.mountainfuturefestival.it.