Dellai richiama al Paese l’attualità di Degasperi

Le «nuove idee ricostruttive» ricordate a Roma, alla presenza del Presidente Fini, la presentazione degli «Scritti e discorsi politici»

«Tornare alle fonti vere della nostra democrazia. In un periodo difficile e di transizione come questo, il messaggio di Alcide Degasperi non solo si qualifica come attuale, ma può aiutarci a riscoprire i fondamentali, il senso delle istituzioni, i principi della moralità e della laicità della politica.»

Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, intervenendo questo pomeriggio alla presentazione dell'opera «Scritti e discorsi politici di Alcide Degasperi» (edizioni Il Mulino).

L'incontro, introdotto dal presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha visto la partecipazione di Giuliano Amato, del cardinale Achille Silvestrini e degli storici Paolo Pombeni (curatore del volume) e Francesco Tranello. Tra i molti radunati nella sala Aldo Moro anche la figlia di Degasperi, Maria Romana.

Quest'opera, ha spiegato Dellai, è una delle iniziative che la Provincia autonoma di Trento ha promosso assieme ad altri soggetti (come l'Istituto Sturzo e la Fondazione Kessler) in occasione dei 50 anni della scomparsa del grande statista.

Risale al 2004 l'istituzione del premio internazionale intitolato a Degasperi e conferito dapprima a Helmut Kohl, quindi due anni dopo a Carlo Azeglio Ciampi e, nel 2008 a Simone Veil.

Frutto di questo impegno è anche la ristrutturazione della casa natale di Degasperi, a Pieve Tesino, oggi trasformata in un museo, piccolo ma forte di una ricca rete di collegamenti.
Ed ora, portata alle stampe la copiosa produzione alla quale lo statista affidò il suo pensiero politico, emerge il desiderio di rendere fruibile l'ancora più ampia raccolta epistolare.

«Tutto questo - ha commentato Dellai - è l'espressione di un doveroso riconoscimento della nostra terra ad un illustre concittadino che ha avuto un ruolo determinante anche nella configurazione del nostro assetto autonomistico e nella riconfigurazione del ruolo del Brennero per costruire le condizioni di una pacifica convivenza.

«Ma siamo certi - ha aggiunto Dellai - di aver interpretato il desiderio di quanti nel nostro Paese sentivano l'esigenza di recuperare la giusta attenzione verso la figura degasperiana e di riscoprirne pertanto l'attualità.

«Rispetto a questo nostro tempo così inquieto e difficile - ha detto Dellai - è buona cosa tornare alle fonti vere della nostra democrazia, ai fondamentali che Degasperi aveva individuato: il senso delle istituzioni, vissute come luogo di tutti e non terra alla mercé di bande; il principio della laicità della politica, come alternativa sia all'integralismo sia all'indifferenza rispetto ai valori della fede, quello della moralità, non proclamata ma esemplificata dallo stile di vita.

«Anche noi, come Degasperi - ha concluso Dellai - attraversiamo un periodo di passaggio epocale e avvertiamo il bisogno di nuove idee ricostruttive da riscrivere insieme.»