Orso a Marlengo: applicato il collare e rimesso in libertà
L’esemplare è stato catturato e dotato di collare da parte degli esperti dell’Ufficio caccia e pesca della Provincia, che poi l’hanno rimesso in libertà

L'orso di Marlengo all'interno della trappola poco prima di essere liberato - Foto: ASP.
È stato individuato, narcotizzato, dotato di collare per monitorarne gli spostamenti e quindi rimesso in libertà l’esemplare di orso che negli ultimi giorni era stato avvistato nei pressi di Marlengo.
L’operazione è stata condotta quest’oggi dai collaboratori dell’Ufficio caccia e pesca della Provincia, in collaborazione con il Servizio veterinario provinciale.
Sul posto anche gli uomini della locale Stazione forestale e il guardiacaccia.
«Abbiamo posizionato delle fototrappole lungo il sentiero dove l’orso era solito spostarsi – spiega il direttore dell’Ufficio caccia e pesca, Luigi Spagnolli – e una volta individuato il punto in cui transitava più di frequente abbiamo piazzato una trappola che ci ha consentito di narcotizzarlo.
«Successivamente gli è stato applicato il collare che ci consentirà di monitorarne i movimenti sul territorio, poi l’animale è stato rimesso in libertà.»
L’esemplare di orso, proveniente dal Trentino, si era reso protagonista nei giorni scorsi di un episodio di predazione che aveva portato all’uccisione di tre capre e una pecora, oltre al ferimento di un’altra capra.
Gli esperti dell’Ufficio caccia e pesca della Provincia, assieme al Servizio veterinario provinciale, analizzeranno il materiale raccolto nell’operazione per mappare con maggiore precisione il codice genetico dell’orso.