Il Trenino della scienza, da domenica 29 settembre
In carrozza attraverso biotopi, meleti, sotterranei e suoni antichi della Val di Non

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In carrozza attraverso biotopi, meleti, gallerie sotterranee e suoni antichi: ecco la prima edizione del Trenino della Scienza. Un’iniziativa targata MUSE e APT Val di Non, in collaborazione con Soprintendenza per i beni culturali della Provincia Autonoma di Trento, Trentino Trasporti, Melinda, Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e associazione Alteritas Trentino.
Una giornata speciale, a bordo di un trenino della Ferrovia Trento-Malè, alla scoperta di siti storici, bellezze naturali e sapori della Val di Non.
Domenica 29 settembre, in compagnia degli esperti del MUSE - Museo delle Scienze, si potrà viaggiare attraverso alcuni dei luoghi più suggestivi e meno conosciuti della valle, dal Biotopo protetto della Rocchetta lungo l'argine del fiume Noce, alle Gallerie ipogee di Rio Maggiore, dalla terrazza panoramica del Dos di Pez, fino al Museo Retico di Sanzeno.
Tra una visita e l'altra una colazione salutare proposta da Melinda, un picnic di prodotti locali realizzato dalla Strada della Mela e una sorpresa culinaria a cura di Entonote.
Mentre, a conclusione della giornata, i partecipanti saranno allietati da una performance musicale che avrà come protagonista il Karnyx di Sanzeno, dispositivo di guerra un tempo utilizzato dai Celti in battaglia per terrorizzare i nemici e oggi strumento musicale che rievoca suoni perduti e permette di scoprire inedite sonorità.
Il programma della giornata
La partenza è prevista per le 8.12 dalla stazione ferroviaria di Trento, dove si salirà bordo di un trenino della linea Trento-Malè, con carrozze dedicate, per risalire lungo i pendii della Valle del Noce.
Prima tappa: Biotopo di Crescino. Qui, accompagnati dallo zoologo del MUSE Paolo Pedrini, si andrà alla scoperta della zona umida nata dallo sbarramento del torrente Noce nella porzione più bassa della Val di Non, prima del suo ingresso in Piana Rotaliana: un ambiente, selvaggio e difficilmente penetrabile, che ospita numerose specie di pesci, anfibi, rettili e uccelli, anche migratori.
Da Crescino, a bordo di piccoli pullman, ci si sposterà poi alle Gallerie ipogee di Rio Maggiore, un sito unico nel suo genere, dove geologia, produzione industriale, agricoltura e sostenibilità ambientale si incontrano in modo virtuoso.
L’escursione, guidata dal geologo del MUSE Riccardo Tomasoni e dai referenti della Miniera di San Romedio e di Melinda, raggiungerà l’imbocco dell’antica miniera di San Romedio, da cui in passato si estraevano gli scisti bituminosi per la distillazione dell’ittiolo, per poi proseguire con la visita delle monumentali gallerie scavate nella dura roccia dolomia, oggi riconvertite in celle ipogee per la conservazione delle mele Melinda.
Dopo il pranzo al sacco sulla terrazza panoramica di Dos di Pez, si andrà alla scoperta di alcuni aspetti storici e demografici relativi ai territori della Val di Non con l’archeologa del MUSE Elisabetta Flor: risalgono, infatti, a fine del Paleolitico, dopo le grandi glaciazioni pleistoceniche, le più antiche attestazioni di frequentazione di questa vallata alpina da parte di gruppi di cacciatori-raccoglitori nomadi.
Da Cles a Sanzeno per la visita al Museo Retico, il luogo migliore per conoscere e apprezzare la ricchezza del patrimonio archeologico delle valli del Noce, attraverso un suggestivo itinerario che accompagna il visitatore in un ideale viaggio nella profondità del tempo, dalla preistoria all'alto medioevo.
«Cos'è il passato se non ciò che scegliamo di non dimenticare?»: questa frase di Amy Tan che accoglierà i partecipanti all'ingresso del museo.
Infine, prima di riprendere il treno da Dermulo alla volta di Trento, si potrà assistere alla performance musicale con il Karnyx, antico strumento usato dai Celti in battaglia, a cura del Maestro Ascari.
Il rientro alla stazione di Trento è previsto per le 19.05.