L’artista Alberto Biasi dona 28 opere al Comune

Saranno presto ammirabili da tutta la cittadinanza perché esposte ial pubblico

Il rapporto con il mondo dell'arte è sempre stato uno dei pilastri della città di Rovereto.
Un legame profondo e storico che si rafforza oggi grazie all'importante  donazione che Alberto Biasi ha deciso di compiere nei confronti del Comune di Rovereto.
L'artista, attraverso apposito atto formalizzato proprio oggi, dona a Rovereto 28 opere che saranno collocate in spazi pubblici.
Il vincolo posto da Biasi è, infatti, quello di renderle visibili e apprezzabili da tutta la cittadinanza, contribuendo così a rendere la città della Quercia ancora più bella e culturalmente ricca.
 
Il valore delle opere complessivo stimato è pari a 135 mila euro.
Il Comune si è quindi impegnato nell'individuazione della collocazione delle opere che devono da una parte valorizzare luoghi importanti della città, dall'altra dare la giusta visibilità all'artista.
Alcune opere verranno collocate in luoghi istituzionali, quali il Museo, Palazzo Alberti, eccetera, altre verranno invece posizionate presso alcuni giardini pubblici della città.
La gestione e la valorizzazione di queste opere è stata affidata alla Fondazione Museo Civico di Rovereto che si occuperà, tra le altre cose, della cura di un catalogo e di alcune mostre dedicate.
 
 ALBERTO BIASI 
Scultore trentino nato a Parigi nel 1931, con al suo attivo due inviti alla Quadriennale nazionale di Roma, opere pubbliche e monumenti in Italia (in particolare in Trentino, in Veneto), USA, Germania Austria, eccetera.
L'artista è noto per un approccio di sistema alle creazioni d'arte, sempre pronto alla definizione di nuove ricerche spaziali anche attraverso la lavorazione di molteplici materiali (legno, gesso, cemento armato, ferro, pietra, acciaio inossidabile, eccetera).
A titolo esemplificativo si possono menzionare due importanti opere d'arte pubbliche da lui realizzate e situate a Rovereto: l'opera scultorea «Energy» in acciaio inox su basamento in cemento bianco, ubicata nel parcheggio di Via Manzoni e l'opera scultorea «Esplosione/implosione/evoluzione» in pietra modano di Lasino, collocata in corrispondenza della rotatoria vicina allo Stadio Quercia.