Convegno sulle scritture di guerra in Trentino e Sudtirolo

L’appuntamento di due giorni alla Fondazione Caritro di Rovereto è assoluta novità

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Un significativo appuntamento che punta a guardare ed analizzare gli accadimenti legati alla Prima guerra Mondiale con un’ottica nuova attraverso diari e memorie provenienti dalle aree non direttamente coinvolte nei combattimenti, ancora abitate da popolazione non evacuata ma sottoposta a rigidi controlli politico-amministrativi, costretta a sopportare continui prelievi di risorse, priva di prospettive, con scarso cibo, in misera e senza speranza.
È questo, in sintesi, l’obiettivo del Convegno Cronache dalla guerra in casa. Scritture dal Trentino e dal Tirolo 1914-1918 che giovedì e venerdì vedrà oltre venti relatori a confronto nella Sala Conferenze Fondazione Caritro, in Piazza Rosmini 5 a Rovereto.
 
Aperto a tutti e in particolare ai docenti della Provincia autonoma di Trento (per i quali vale come aggiornamento professionale - iscrizione al numero telefonico +39.0464.488041 o per mail [email protected]), il Convegno è organizzato dal Museo Storico Italiano della Guerra in collaborazione con l’Accademia Roveretana degli Agiati, dalla Fondazione Museo storico del Trentino e da Tiroler Geschichtsverein, con il contributo della Provincia autonoma di Trento.  
 

 
Come hanno spiegato stamani Alberto Miorandi e Camillo Zadra (presidente e direttore Museo della Guerra), Stefano Ferrari (presidente Accademia degli Agiati), lo storico Fabrizio Rasera e Oswald Mederle (vicepresidente della sezione di Bolzano del Tiroler Geschichtsverein), l’appuntamento intende innanzitutto offrire un largo censimento di «cronache» (diari, libri di famiglia, album fotografici, lettere private e pubbliche, memorie) redatti nel Trentino non evacuato e posto dietro le linee del fronte e nel contempo rilevare la complessità documentaria di quegli «sguardi».
  
Come detto, il Convegno è dedicato alle cronache relative al Trentino e al Tirolo negli anni della Prima guerra mondiale.
E mentre in Trentino vi è una ricca bibliografia – o almeno importanti studi anche se in molti casi di circolazione prettamente locale e che proprio grazie al Convegno potranno trovare dignità e diffusione provinciale – in Sud Tirolo si registra una lacuna in questo ambito. In tale senso sono di grande importanza le relazioni che verranno proposte, tra le altre, da Elfriede Perathoner (Fame a carestia in Val Gardena | Cronaca di Filomena Prinoth - Moroder) e da Brigitte Strauss (Masi senza uomini | Donne e guerra nel Sudtirolo rurale), incentrate proprio sulla situazione in Alto Adige. 


 
Alle numerose testimonianze di chi per scelta o per costrizione abbandonò le città e le valli del Trentino (profughi e combattenti e fuorusciti), si sono aggiunte, scoperte e studiate perlopiù in questi ultimi anni, quelle di coloro che rimasero a vivere nelle proprie comunità anche dopo l’apertura del fronte meridionale.
Le «cronache» di donne e di uomini, di diversa estrazione sociale e che ricoprivano differenti ruoli nella società trentina, descrivono, con l’immediatezza dell’esperienza patita, le privazioni, le requisizioni, il rigido controllo dei consumi, la militarizzazione della vita civile, la progressiva soggezione politica.
E registrano poi la «guerra in casa»: lo stanziamento di truppe, i campi dei prigionieri, l’occupazione militare italiana, bombardamenti e rovine.

Saranno proposte e analizzate cronache scritte da donne (che evidenziano i problemi economici e della vita quotidiana anche nelle lettere scritte ai mariti in guerra), da parroci, frati, maestri, civili militarizzati, (che se pur indirettamente toccano anche il tema dei prigionieri russi in Trentino), di funzionari, medici e sindaci, e delle cronache giornalistiche, se pur scarne, del giornale «il Risveglio austriaco».
Di fatto non la conclusione di un percorso ma al contrario l’inizio di un grande lavoro di censimento e di analisi di documenti legati alla Prima Guerra Mondiale, sinora mai affrontati in maniera organica.