La Comunità della Vallagarina alla nuova realtà «Mondofrutti»

L’azienda di Ruffo Wolf presenta un’interessante formula per trasformare i prodotti locali in gelati, semifreddi, sorbetti e dolciumi

«Siamo venuti volentieri a Marco – ha detto il Presidente della Comunità Stefano Bisoffi, – per complimentarci con un imprenditore che della ecocostenibilità ha fatto il timone della sua azienda, intuendo immediatamente quanto sia oggi indifferibile e qualificante essere sul mercato con prodotti di prim'ordine.
«La nostra presenza oggi vuole anche testimoniare la convinzione profonda che ispira la Comunità: siamo convinti del valore dei prodotti del nostro territorio e guardiamo con grande attenzione a ogni forma di valorizzazione.»
L'esecutivo della Comunità della Vallagarina si è recato in questi giorni a Marco dove è nata una nuova realtà imprenditoriale «Mondofrutti».
L’azienda guidata da Ruffo Wolf insieme alla moglie e alla madre, presenta un’interessante formula operativa per far emergere la qualità dei prodotti locali per trasformarli in gelati, semifreddi, sorbetti e dolciumi.
E proprio l'attenzione ai prodotti a km zero ha catalizzato l'intervento del presidente della Comunità Stefano Bisoffi che ha parlato di una attenzione verso il territorio e proposto una rete di sinergie per promuovere i brand locali. 
 

 
Musica per le orecchie di Wolf che ha raccontato la storia della famiglia, del patriarca Arturo Wolf che vendeva gelati con un carretto ad Ala.
«La nostra filosofia – ha spiegato Wolf – è che ogni nostro prodotto abbia una grande storia, sia di alta qualità e valorizzi il territorio.
«I gelati per esempio contengono il 50% di frutta e la frutta la andiamo a prendere in zona. Naturalmente ogni frutto ha la sua stagione. Le fragole quando è il tempo vengono dalla Val di Sole; i lamponi dalla località "Frisanchi", vicino all’altopiano di Folgaria-Lavarone; i ribes neri, la menta fresca e il basilico dal Monte Baldo; le castagne da Besagno, il latte è della filiera trentina.
«La nostra caratteristica è infatti quella di attingere a queste microculture puntando sull’alta qualità di provenienza e di quantità del prodotto.»
Grande attenzione anche al «mangiare sano» e in questo è stata attivata una collaborazione con i nutrizionisti dell’Università degli Studi di Milano.