Il CdA della Federazione offre a Schelfi il quarto mandato

Schelfi si è riservato di accettare, perché toccherà all’assemblea pronunciarsi secondo le regole dello Statuto: almeno 2/3 del 50% più uno degli aventi diritto al voto

Il consiglio di amministrazione della Federazione ha concluso oggi il confronto – iniziato con la seduta del 12 marzo scorso – sul futuro presidente della Cooperazione Trentina.
Diciotto consiglieri (su ventuno presenti) hanno chiesto al presidente uscente Diego Schelfi la disponibilità a candidarsi per un quarto mandato.
Naturalmente spetterà all’assemblea dei soci, che sarà convocata il 15 giugno, esprimersi, perché il regolamento (voluto proprio da Schelfi) richiede l’adesione di almeno i due terzi del 50% più uno degli aventi diritto al voto.
 
«Oggi la scelta migliore che la cooperazione può fare è quella di confermare Schelfi ancora per un mandato, – ha dichiarato Il vicepresidente vicario Giorgio Fracalossi. – Sono sul tappeto problemi non indifferenti che comportano l’elaborazione di nuove strategie riguardanti il futuro prossimo di nostri settori fondamentali e che hanno riflessi immediati sull’intero movimento cooperativo trentino.
«Si è aperta recentemente una fase di convergenza fra le tre grandi centrali cooperative che a Trento è stata anticipata e come tale ci permette di giocare un potenziale ruolo di primo piano, – ha aggiunto Fracalossi. – Abbiamo bisogno che le personalità autorevoli sia verso il movimento cooperativo locale e nazionale sia verso le istituzioni e la politica, possano continuare a svolgere il loro impegno completamente e serenamente.»
 
Alcuni consiglieri hanno espresso il desiderio che nel prossimo mandato vengano introdotte alcune innovazioni nella gestione del consiglio di amministrazione e nel coinvolgimento di giovani e donne.