Morti sul lavoro in Italia da gennaio a luglio: 569, 81 al mese

Sul podio dell’insicurezza troviamo Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Molise, Calabria e Umbria.

L’osservatorio Vega Engineering non ha dubbi in proposito: le statistiche ufficiali rilevano un decremento complessivo del 16 %. ma la flessione è ancora drogata dalle moltissime morti per covid dello scorso anno che avevano amplificato il numero dei decessi.
Oora la realtà del 2022 dice che i decessi «non covid» sono passati dai 171 di giugno 2021 ai 452 di giugno 2022.
E questi sono i dati dell’insicurezza sul lavoro in Italia oltre la pandemia.
 
A crescere sempre drammaticamente sono anche le denunce di infortunio: + 41,1% rispetto al 2021.
Sanità, attività manifatturiere e trasporti si confermano come i settori più colpiti.
 
Ecco la mappatura dell’emergenza dell’osservatorio Vega Engineering: per capire dove da gennaio a luglio 2022 i lavoratori hanno rischiato maggiormente la propria vita.
Sul podio dell’insicurezza troviamo Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Molise, Calabria e Umbria.
 
 Secondo la zonizzazione dell’Osservatorio Vega:  
- In zona rossa: Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Molise Calabria e Umbria.
- in zona arancione: Marche, Toscana, Puglia, Sicilia, Campania, Emilia Romagna e Veneto.
- In zona gialla: Sardegna, Piemonte, Lazio, Abruzzo e Lombardia.
-  In zona bianca: Basilicata, Liguria e Friuli Venezia Giulia.