Operazione antibracconaggio effettuata dai Forestali trentini

Quattro cacciatori denunciati in Val di Sole (capriolo ucciso fuori riserva) e in Val Rendena (camoscio)

Doppia operazione antibracconaggio del Corpo Forestale Trentino

In Val di Sole un cacciatore della riserva di Malé è stato denunciato, assieme al figlio e ad un altro cacciatore, per aver abbattuto un capriolo maschio nella confinante riserva di Croviana.
Altra denuncia riguarda invece l'abbattimento illecito di un camoscio in alta Val Rendena.

Le due operazioni sono il frutto dell'intensa vigilanza venatoria svolta dai forestali in occasione dell'apertura della stagione venatoria, attività che ha visto impegnati ben 101 agenti forestali domenica 5 settembre e 62 il giorno successivo, attraverso un servizio congiunto con 66 custodi forestali e 6 guardiacaccia; i cacciatori controllati nelle due giornate sono stati 383.

Operazione a Malé

Il cacciatore della riserva di Malè denunciato nella prima operazione è stato sorpreso nei giorni scorsi con un capriolo maschio ucciso nel territorio della confinante riserva di Croviana.
Il protagonista dell'episodio, già per altro sorpreso anni addietro ad esercitare la caccia nel Parco nazionale dello Stelvio, ove tale attività è assolutamente vietata, aveva messo a punto un sistema di recupero dei capi illecitamente abbattuti molto bene organizzato.

Il bracconiere è stato smascherato solo grazie ad appostamenti in borghese del personale del Corpo Forestale Trentino, e con il fondamentale aiuto di cani specializzati nel seguire le tracce odorose dei selvatici.

L'operazione ha portato inoltre alla denuncia in concorso di responsabilità di altre due persone che hanno collaborato con il diretto interessato al recupero del capo, vale a dire il figlio del bracconiere e un altro cacciatore, quest'ultimo appartenente alla riserva di Croviana.

Al cacciatore sono state contestate l'esercizio della caccia al capriolo nonostante la mancata disponibilità di capi nella sua riserva, la mancata denuncia del capo abbattuto, nonché l'abbattimento in altra riserva.

Operazione a Pinzolo

L'altra operazione risale al pomeriggio del 19 settembre, quando il personale della Stazione forestale di Pinzolo veniva informato da fonte confidenziale dell'abbattimento di un camoscio in alta Rendena.

A seguito del controllo delle uscite della riserva d'appartenenza del cacciatore, che è residente a Pinzolo, il personale forestale decideva di effettuare degli appostamenti in quota per intercettare l'autore dell'illecito.
Dopo diverse ore, con la copertura dell'oscurità, il responsabile dell'abbattimento raggiungeva la propria «casa da monte», dove veniva raggiunto dagli agenti forestali.

Di fronte alla puntuale ricostruzione dei fatti, il cacciatore ha ammesso le proprie responsabilità ed ha consegnato i resti di un camoscio già scuoiato, spolpato e con la testa integra.

I controlli della Forestale

Al di là di questi ultimi due casi di bracconaggio, il Corpo Forestale ricorda come il servizio di vigilanza venatoria venga condotto articolandosi sui 9 Distretti forestali e sulle 42 Stazioni forestali.

Le attività di vigilanza sono organizzate spesso attraverso il coordinamento tra più stazioni forestali ed avvalendosi anche di personale esterno al Corpo forestale (custodi, guardiacaccia).

Le azioni intraprese sono spesso mirate, vale a dire indirizzate in aree strategiche e in momenti particolari; si cerca in ogni caso di intensificare l'azione preventiva rispetto ai possibili illeciti, fermo restando l'esercizio della funzione repressiva in ogni caso in cui ne ricorrano gli estremi.

Per rappresentare seppur a grandi linee lo sforzo di vigilanza del Corpo Forestale Trentino in materia di caccia può essere ricordato quali sono state le forze messe in campo per esempio in occasione dell'apertura della stagione venatoria in corso: sono stati impiegati 101 agenti forestali domenica 5 settembre e 62 il giorno successivo, attraverso un servizio congiunto con 66 custodi forestali e 6 guardiacaccia; i cacciatori controllati nelle due giornate sono stati 383.