Assemblea della Federazione trentina della cooperazione/ 3

Lorenzo Dellai: «Per il Trentino questo è tempo di scelte non ordinarie»

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, è intervenuto in conclusione della 115ª assemblea annuale della Cooperazione trentina.
«Per il Trentino questo momento, certamente segnato a livello nazionale e non solo da un duro rientro nella realtà dopo le stagioni dell'illusione, deve diventare il tempo di scelte non ordinarie, segnate dalla fiducia e dalla capacità di essere lungimiranti.»

«Anche a nome dei colleghi della Giunta provinciale qui presenti - ha esordito il presidente - voglio dire grazie a tutti i cooperatori trentini. Ancora una volta la vostra è la testimonianza di chi è al servizio della comunità.
«Rilevo il clima e lo spirito che la cooperazione sa garantire e sottolineo il clima di positività e di fiducia che l'ottima relazione del presidente Diego Schelfi trasmette.
«Abbiamo davvero bisogno di fiducia in uno scenario che è invece di grande preoccupazione. Questo è il momento del duro rientro nella realtà dopo le stagioni delle illusioni. Sarà un processo lungo, duro e difficile.
«Non è sul piatto soltanto l'emergenza della finanza pubblica, siamo dentro un ciclo che vede l'intera Europa stanca, spesso triste, sovente impaurita. Questo favorisce la nascita di nuovi fenomeni e certamente farà sì che emergano nuove centralità a livello globale, in campo politico e finanziario. E noi inevitabilmente sentiamo il peso di un ciclo che si chiude.
«Il nostro Paese vive una stagione difficile non solo a livello economico ma anche civile. La crisi profonda dell'Italia ha a che fare con ciò che si è rotto in questi ultimi 15 anni nei meccanismi sociali e civili.
«Ho colleghi presidenti di Regione che dal primo gennaio prossimo dovranno tagliare il bilancio del 15 per cento. E rileggendo i titoli dei giornali nazionali di questi ultimi mesi c'è a volte la sensazione di una follia collettiva, del ballo mentre il Titanic affonda, del baloccarsi con le cose più regressive anziché cercare quelle progressive.»

«Ma il Trentino - ha proseguito Dellai - combatte questo declino strisciante. Lo fa, e lo si è detto anche qui, oggi, alla vostra assemblea, con quello spirito locale che guarda al globale, che è la strada giusta.
«Certo, non ci nascondiamo debolezze e criticità ma possiamo contare su valori civili costitutivi che ci sono di grande aiuto. Per questo dico che il Trentino è atteso da scelte non ordinarie, strategiche, alle quali ci stiamo attrezzando da tempo.
«Le condizioni della nostra finanza pubblica sono buone e ora è il tempo di tirare le somme dei dialoghi che la Provincia ha intessuto con forze imprenditoriali, sociali, mondo del lavoro. Abbiamo dei compiti da assolvere, scelte che riguardano prima di tutto le imprese.
«Si deve puntare alla patrimonializzazione; alla crescita se occorre fatta di consorzi, reti e filiere; alla ricerca e all'innovazione e alla proiezione internazionale delle nostre imprese e del nostro territorio.»

«Sappiamo bene - ha detto ancora il presidente - che non dobbiamo diventare prigionieri del Pil e che sono anche i valori non materiali quelli che fondano la nostra presenza, ma questo non deve diventare un alibi per non crescere. E quando parlo di questo mondo, vi comprendo anche il mondo cooperativo.»

«Il forte richiamo che ho fatto - ha aggiunto - riguarda anche la politica e la stessa amministrazione. Certo, l'accordo che abbiamo sottoscritto col Governo a Milano assicura stabilità e mai come in questi giorni si conferma di grande valenza. Ma l'autonomia ci condanna ad andare oltre la mediocrità.
«Per questo è l'ora di scelte non indifferenti. È il momento di essere lungimiranti oppure no, mentre si apre un ciclo che durerà a lungo. Ecco perché mettiamo in campo dei ragionamenti per un percorso che punti a salvaguardare le risorse per quel che conta: la ricerca, i giovani, il lavoro, l'innovazione. Questo vuol dire, necessariamente, mettere in discussione capitoli importanti di spesa corrente. Ci saranno segnali forte in questa direzione.»

Il presidente Dellai ha concluso il suo intervento con un passaggio dedicato alle persone.
«Abbiamo bisogno, da parte di tutte le persone della comunità, di condivisione. Certo, c'è il Trentino del volontariato e della cooperazione, una rete che ben conosciamo. Ma c'è anche un Trentino della protesta continua, dell'invidia sociale, della realtà spiata dal buco della serratura.
«Eppure una società non sta in piedi solo con la protesta e non è federando le proteste che governo, ma anche opposizione, avranno di che migliorare. Per questo dico grazie alla cooperazione, quando è scuola di responsabilità. Continuate ad essere scuola di democrazia e di valori sociali, è di questo che il Trentino ha bisogno.»