L’astronauta Paolo Nespoli al Museo di scienze di Bolzano
Durante la sua carriera ha trascorso 313 giorni nello spazio: a Bolzano per la consegna del Max Valier Award, ha parlato oggi della sua esperienza

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Nelle tre missioni finora intraprese, ha passato la bellezza di 313 giorni, 2 ore e 36 minuti nello spazio, risultando l’astronauta europeo finora più longevo per permanenza in orbita.
In precedenza, era stato nelle forze speciali dell’esercito italiano, si era specializzato in ingegneria aerospaziale e meccanica e aveva lavorato per l’ESA, l’Agenzia spaziale europea.
Oggi, l’astronauta Paolo Nespoli ha fatto capolino al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, dove ha parlato della sua esperienza davanti a un gruppo di insegnanti delle scuole altoatesine, rispondendo alle loro domande.
«Andare nello spazio un tempo era difficile e oggi è ancora difficile», ha spiegato Nespoli, «e un buon astronauta deve sapere non solo risolvere situazioni anomale, ma soprattutto lavorare in squadra con gli altri. È questo il grande insegnamento della vita nella stazione spaziale: imparare a rapportarsi agli altri, sapendo che si ha alle spalle, al campo base, uno staff complesso ed estremamente competente che lavora insieme a te per un obiettivo comune.»
L’astronauta italiano ha poi affermato che «un’esperienza nello spazio farebbe bene a tutti: visti da lì i confini perdono di importanza, e si acquisisce una prospettiva che va oltre la propria piccola realtà locale e fa emergere i problemi planetari, ben più importanti per i destini della Terra.»
Paolo Nespoli ha anche visitato la mostra «Pazzi per la Luna», attualmente allestita al museo.
Stasera, alle ore 19.45, Nespoli sarà al Teatro Cristallo di Bolzano per ricevere il primo Max Valier Award.