Polemiche sull'orsa trasferita l'orsa DJ3 in Germania

La LEAL diffida Fugatti: «Si è liberata una cella evitiamo catture!» – L’OIPA: «Si tratta di un’imboscata»

>
L’operazione è avvenuta in totale segretezza pertanto non si conoscono modalità e dettagli. Sappiamo che la sua destinazione sarà un centro della Foresta Nera: «Alternativer Wolf – Und Bärenpark Schwarzwald», parco di 10 ettari tra Freiburg e Stoccarda all’interno del quale vivono già 5 orsi e 3 lupi.
Gian Marco Prampolini, presidente LEAL afferma: «Condanniamo questo modus operandi e diffidiamo la provincia di Trento dal catturare altri orsi visto che ora al Casteller si è liberata un cella, vigileremo sulla situazione in quanto il nostro timore condiviso da molti è che se ne approfitti per una cattura alla prima occasione buona.»

In occasione della recente presentazione del Rapporto Grandi Carnivori 2020, la Provincia anzichè limitarsi ad una rigorosa relazione scientifica si è allargata a generiche affermazioni di danni e intrusioni da parte degli orsi alimentando come consueto diffidenza e una allerta ingiustificata.
Si è dimostrato una volta di più che orsi sono invisi alle istituzioni locali e a gran parte degli abitanti grazie ad una narrazione volutamente falsa che crea in loro paura e diffidenza. Neppure è immaginabile ridurre la presenza di questi plantigradi con catture e uccisioni.

Dalla cultura della conoscenza degli animali, dalla consapevolezza che gli animali non sono nostri ospiti, ma al contrario siamo noi umani che per profitto siamo bulimici di territorio e sottraiamo spazi alla natura, togliendo agli animali del territorio ogni diritto.

«Si tratta di un’imboscata, – commenta Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa. – La Provincia autonoma di Trento ha agito in silenzio, senza il minimo confronto con le associazioni e le forze politiche contrarie a questa gestione dei plantigradi condotta a colpi di ordinanze di cattura e persino di abbattimento.
«Ricordiamo che il Progetto Life Ursus, voluto per ripopolare il Trentino di orsi, è un progetto europeo, finanziato con denaro pubblico, nato per la tutela degli animali e non per perseguitarli. I metodi per una serena convivenza tra grandi mammiferi e popolazione ci sono, ma la Provincia di Trento li ignora».

Per conoscere il destino di DJ3 e delle sue condizioni all’arrivo, è già partita una lettera di Oipa International diretta ai gestori del Parco alternativo per orsi e lupi di Worbis, in Germania.