Conclusa con un corposo patteggiamento l’operazione «Filo di Arianna»

Giorgio Rigotti 13 mesi, Corrado Rigotti 11 mesi, Paolo Abram 5 mesi – I Rigotti versano anche un milione in contanti – Confiscate 13 abitazioni, 34 garage e un terreno

Si è conclusa con un patteggiamento l’inchiesta denominata «Filo di Arianna» avviata dalla Guardia di Finanza di Trento a carico dei fratelli Giorgio e Corrado Rigotti e di Paolo Abram, indagati per aver sottratto ai benefici del fisco un notevole numero di unità immobiliari, grazie a società intestate a persone compiacenti.
Giorgio Ritotti ha patteggiato 13 mesi, Corrado Rigotti 11 mesi, Paolo Abram 5 mesi di reclusione, commutato in pena pecuniaria di circa 5.000 euro.
 
I Fratelli Rigotti hanno anche dovuto versare all’erario un milione in contanti, relativa a un’operazione fittizia costruita in modo da versare nel proprio conto corrente in Austria la cifra di 3.800.000 euro.
Restano confiscati quasi tutti i beni posti sotto sequestro dalla Guardia di Finanza di Trento, che oggi ammontano a 13 abitazioni, 34 tra garage e un terreno e 600mila euro che i fratelli Rigotti avevano versato per ottenere il dissequestro di alcune unità immobiliari.
Il totale dell’ammontare confiscato si aggira dunque sui 6 milioni.
 
Le persone coinvolte erano accusate di aver costruito un meccanismo societario volto a sottrarre al fisco una somma che la Guardia di Finanza ha quantificato in 22 milioni di euro, oneri accessori compresi.
La Finanza era arrivata a ricostruire il tutto in due anni di indagini, partendo da due normali verifiche fiscali effettuate dall’Agenzia delle Entrate di Trento.
Si tratta della confisca più corposa mai avvenuta finora in Trentino.
Nell'insieme, Finanza e Procura con l'operazione «Filo di Arianna» hanno recuperato 8 milioni di euro, provenienti uno dal milione di oggi, 6 milioni dai beni confiscati e i 660 mila euro già versati dai Rigotti per ottenere il dissequestro di alcuni immobili a Grumo San Michele e del garage di casa.