Trentino nel Mondo, siglato accordo con America Latina e Caraibi

Presentato l’accordo fra la Trentini nel Mondo e «Gruppo consolare dell’America Latina e Caraibi nel nord Italia»

In un periodo nel quale si innalzano muri e si scavano fossati, nel quale si fa sempre più generalizzata la convinzione che la risposta all’insicurezza sociale ed economica sia il rinchiudersi nei propri confini, l’Associazione Trentini nel mondo e il Gruppo consolare dell’America Latina e Caraibi nel Nord Italia manifestano con chiarezza la loro volontà di andare controcorrente e lo fanno sottoscrivendo un «accordo-quadro» di collaborazione che ha tra i suoi obiettivi la «crescita culturale e sociale dei territori interessati».
Firmato il 5 dicembre 2016, l’Accordo è stato presentato ufficialmente l’8 aprile a Terzolas, in Val di Sole, durante un incontro al quale erano presenti i rappresentanti di otto dei venti paesi che fanno parte del Gruppo consolare dell’America Latina e Caraibi.
Per la Trentini nel mondo ha partecipato il presidente Alberto Tafner, insieme con una delegazione dell’Associazione composta dal vice presidente Cesare Ciola, dai membri di giunta Armando Maistri, Mauro Dallapè e Paolo Rossi e dal consigliere Vittorino Rodaro.
C’era anche il presidente onorario, Bruno Fronza, che è stato accolto calorosamente e ringraziato per il suo impegno a favore degli emigrati trentini.
 
A fare da «padrone di casa» è stato Aldo Albasini Broll, Console onorario del Cile in Trentino Alto Adige, organizzatore dell’appuntamento, che è stato definito prestigioso e di grande significato e valore sia dal presidente del Centro Studi per la Val di Sole, Marcello Liboni, che da Andrea Lazzaroni, sindaco di Dimaro, intervenuto per portare il saluto di tutti i suoi colleghi primi cittadini della Valle.
Liboni ha affermato inoltre che l’accordo rappresenta anche «un’occasione di confronto e comprensione» e uno strumento utile per fare passi concreti verso una società migliore.
Anche il presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner, nel suo intervento ha ribadito che tutte le iniziative che favoriscono apertura ed incontro rispondono ad un’esigenza della società e contribuiscono a garantirne il progresso.
Con specifico riferimento al Trentino, Tafner ha ricordato il forte impulso alla crescita economica, sociale e culturale derivato dalla realizzazione dell’autostrada del Brennero e la fondazione dell’Università, due iniziative che hanno «aperto» il Trentino e contribuito al suo sviluppo.
La firma dell’accordo con il Gruppo consolare offre inoltre un esempio concerto del ruolo che la Trentini nel mondo può e deve svolgere a sessant’anni dalla sua fondazione: quello di «facilitare» le relazioni, grazie alla rete di contatti costruita nei paesi nei quali i trentini sono emigrati.
 
Per questo nell’accordo è stato scritto che «le parti convengono di operare congiuntamente allo scopo di favorire la crescita sociale e culturale attraverso il supporto agli Enti trentini che intendano ampliare il proprio raggio di attività stringendo rapporti con istituzioni nell’America Latina e nei Caraibi».
Lorenzo Alderisio, Console Generale Onorario della Repubblica di Nicaragua e vice presidente del Gruppo consolare (che ha preso la parola facendo le veci della presidente, Marisela Morales Ibañez, impossibilitata a partecipare all’evento), ha ringraziato la Trentini nel mondo «per la mano che ha teso» e per la decisione assunta di condividere «un percorso etico e culturale di integrazione fra i popoli».
L’esperienza della Trentini nel mondo, da sempre impegnata a favorire l’inserimento degli emigrati trentini nelle società dei paesi di destinazione, rappresenta un punto di riferimento anche per l’attività dei Consolati, interessati a raggiungere lo stesso obiettivo per coloro che arrivano in Italia dai paesi dell’America Latina e dei Caraibi.
«In attuazione dell’accordo - ha poi affermato Alderisio - faremo poche cose ma molto concrete».
Parole di apprezzamento per l’accordo sono state espresse da Sergio Bettotti, dirigente generale della Provincia Autonoma di Trenot, che ha portato il saluto del presidente della Provincia, Ugo Rossi, e dall’onorevole Lorenzo Dellai, secondo il quale in un modo sempre più piccolo, in un momento storico in cui le sfide sono globali e ha fatto la sua ricomparsa lo spettro del nazionalismo, c’è bisogno di «buone iniziative», come l’accordo fra Trentini nel mondo e Gruppo consolare, volute e portate avanti da soggetti che condividono valori e obiettivi.
«È un accordo - ha affermato Dellai - che proietta e il Trentino e i paesi dell’America Latina e dei Caraibi in uno scenario nuovo e positivo di opportunità e di reciproca collaborazione».
 
Prima degli interventi di Bettotti e Dellai , Udalrico Fantelli, past president del Centro studi per la Val di Sole, ha svolto un’apprezzata relazione sul tema «La Valle di Sole e l’America Latina: storia e storie di emigrazione».
Nella sua millenaria storia civile ed economica, la valle di Sole ha infatti conosciuto forti e ripetuti movimenti migratori e «non esiste oggi nazione al mondo, seppure negletta e recondita, dove non si possa incrociare un italiano, napoletano o trentino che sia, e non esiste grande città al mondo, dove non si sia sviluppata una storia (in genere ben riuscita) anche di emigrazione solandra», ha affermato Fantelli.
Nella sua relazione ha citato alcuni personaggi solandri che si sono fatti valere all’estero nel corso dei secoli, come il filoso Jacopo A Concio (o Aconcio), oriundo di Ossana, morto a Londra nel 1567, Francesco Marchetti di Presson, pittore tra Italia e Boemia, i Toffenetti, che diventano, in America, i «re delle patatine fritte», gli Albasini, sia del Nord che del Sud America (impiegati al Pentagono, docenti di scuola pubblica, commercianti, negozianti ed imprenditori turistici).
Quello che ci insegna la loro storia e la storia dell’emigrazione, ha concluso Fantelli, è che la Terra è di tutti e che può essere abitata da tutti.