Kawai a Ledro 2012. Note in quota… rosa

La proposta è imperdibile per chi ama la musica.
Si chiama «Kawai a Ledro» la manifestazione di respiro internazionale nata nel 2004 da un’idea di Roberto Furcht, importatore dei pianoforti giapponesi Kawai, nonché ledrense d'adozione, che propone ogni anno una rassegna concertistica di alto livello artistico inserita nell’impareggiabile scenografia naturale della Valle, con le sue cime, i suoi boschi, il lago e i suggestivi borghi.
 
Anche per questa ottava edizione (cinque concerti: 8 – 10- 13 e 17 agosto, più uno il 28 dicembre), realizzata dal Comune di Ledro col patrocinio della Provincia di Trento, il pianoforte «Shigeru Kawai» (gentilmente messo a disposizione dalla Furcht & C.) ci metterà la sua «gran coda» da concerto.
A un anno dal debutto in Valle, tornerà a inaugurare l’evento l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano impegnata in Sinfonie di Haydn e Schubert: protagoniste le vincitrici dei più celebri concorsi internazionali della regione.
 
Dirige la giapponese Keiko Mitsuhashi laureata al X Concorso Pedrotti di Trento (2008), e al pianoforte, in uno dei più affascinanti Concerti di Mozart, suona Anna Kravtchenko, trionfatrice del Concorso Busoni di Bolzano nel 1992.
Del resto quest’anno «Kawai a Ledro» promette musica in quota… rosa. Si inizia col ritorno in veste cameristica di Ingrid Fliter (memorabile solista nel 2010 dei Concerti di Chopin) a dialogo col clarinettista Anton Dressler in un programma di musica mittelest- europea tra Ottocento e Novecento.
 
Le nuove generazioni pianistiche italiane sono splendidamente illustrate dai vent’anni di Leonora Armellini (nella foto in basso), vincitrice del premio «Janina Nawrocka» per l’«eccezionale musicalità e bellezza del suono», al Concorso F. Chopin di Varsavia (ottobre 2010), con un omaggio a Claude Debussy (150enario della nascita), e da Mariangela Vacatello già medaglia d’argento al Busoni 2005.
Particolarmente emozionante si annuncia l’appuntamento del 28 dicembre, col quale «Kawai a Ledro» onora l’illustre ledrense d’adozione Luciano Chailly (Ferrara 1920-Milano 2002).
 
Compositore eclettico (fu l’operista di fiducia di Dino Buzzati, ma anche armonizzatore di canzoni alpine: alcune le canta il Coro Cima d’Oro), direttore artistico, didatta e scrittore, il maestro sarà ricordato con una ricca serata di musica eseguita dalla figlia Cecilia Chailly, dal nipote Michele Fedrigotti e dai fratelli Francesco e Stefano Parrino, devoti interpreti e discepoli.
Le esecuzioni saranno alternate a testimonianze dal vivo e stralci dal film-documentario Luciano Chailly.
 
Un musicista del nostro tempo (2000) di Daniela Trastulli.
La bella stagione in quel di Ledro si prospetta dunque molto interessante per gli appassionati di musica, l’appuntamento con le giuste sonorità aspetta i cultori dall’8 agosto nella verde cornice della Valle!
 
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