Tanto tuonò che piovve: Luciano Flor lascia l’Azienda Sanitaria

Il presidente Rossi è profondamente deluso, ma la scelta di Flor è comprensibile

La vita di Luciano Flor, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria del Trentino, non era più facile come un tempo.
Che il suo lavoro fosse apprezzato o meno interessava poco ai suoi detrattori. Perfino un Consigliere provinciale delle opposizioni aveva chiesto le sue dimissioni, per motivi che non c’entravano con il suo operato.
Alle conferenze stampa era irritato da qualsiasi domanda, anche quelle a lui favorevoli, perché sembrava che i giornali gli avessero dichiarato guerra.
I medici hanno aderito all’ultimo sciopero.
Eppure, tutto era dalla sua: risultati, professionalità, preparazione. Cos’è che non ha funzionato?
 
Come abbiamo detto, il motivo di fondo è personale e comprensibile. Come si fa a vivere senza una minima considerazione della pubblica opinione?
Certo chi lavorava al suo fianco lo stimava ed è dispiaciuto della sua scelta.
Rossi è addirittura amareggiato, perché aveva puntato molto su di lui. Qualcuno dice che la Borgonovo Re era stata sostituita perché voleva indire un altro concorso per un nuovo direttore al posto di Flor.
Fatto sta che alla fine Luciano Flor ha deciso di farla finita.
D’altronde, come si fa a dargli torto, se qui non era benvoluto indipendentemente dal suo operato? Ma soprattutto come faceva a dire di no a una proposta giunta dalla sua Padova?
Era venuto da lì, ha maturato qui la sua esperienza e adesso va a metterla a frutto nella città patavina.

Adesso verrà indetto un nuovo concorso e Luciano Flor verrà sostituito in tempi difficilmente brevi.