Inaugurata in Mozambico la «Caixa Financeira de Caia»

Sorta con l'aiuto trentino una cassa rurale specializzata nel campo del microcredito, al servizio del distretto di Caia, nel cuore del Mozambico

Negli ultimi cinque anni in Trentino ha lavorato al progetto di una Cassa rurale specializzata nel microcredito nel Mozambico e adesso è nato uno dei frutti più singolari e più importanti dell'amicizia che da anni lega il Trentino al paese africano.

Alla presenza del presidente Dellai è stata ufficialmente inaugurata quello che in portoghese (la lingua ufficiale del Mozambico - Vedi scheda a pié di pagina) si dice «Caixa Financeira de Caia», Cassa Rurale di Caia.

Presente inoltre l'ambasciatore italiano in Mozambico, Carlo Lo Cascio, nel corso della mattinata era stata consegnata alle autorità mozambicane anche la scuola agro-zootecnica di Murraca, nella quale si formeranno gli agricoltori e i tecnici del distretto.

Per l'occasione, davanti alla sede della Caixa Financeira de Caia, oggi, si è radunata una grande folla.
L'inaugurazione della prima cassa rurale di microcredito, creata dal Cam (Consorzio Associazioni con il Mozambico) assieme alla società mozambicana Gapi, rappresenta infatti qualcosa di più dell'apertura di un nuovo servizio in un'area rurale del paese africano, molto povera e ora afflitta anche da una stagione delle piogge impazzita.
Rappresenta il concretizzarsi di un sogno, per migliaia di contadini, piccoli commercianti e imprenditori, famiglie che altrimenti sarebbero tagliate fuori dall'accesso al credito sia per l'impossibilità di offrire solide garanzie, sia per gli alti tassi di interesse richiesti dalle banche tradizionali.



«Abbiamo inaugurato un bell'edificio - ha detto Dellai - ma ciò che più è importante è quello che sta dietro alle mura. La voglia di amicizia e solidarietà di tante persone capace di superare la distanza fra Trentino e Mozambico. Dentro queste mura c'è anche il desiderio del Mozambico di costruire un futuro migliore, esattamente come ha fatto il Trentino tanti anni fa.»

«Per la Cassa rurale di Aldeno e Cadine è un giorno molto importante - ha aggiunto il presidente Baldo. - Le casse rurali hanno accompagnato lo sviluppo del Trentino per anni. La speranza è che anche il vostro territorio possa beneficiarne nella stessa maniera.»

«Ciò che il Cam realizza a Caia - ha commentato il presidente del Consorzio Rosatti - non è un insieme di progetti ma un programma di cooperazione comunitaria. Una modalità diversa e nuova di fare cooperazione unendo due comunità, privilegiando la formazione e lo sviluppo di rapporti duraturi.»

L'iniziativa nasce dal lungo rapporto fra il Trentino e il Mozambico, un rapporto consolidato anche dalle visite ufficiali di due presidenti del paese africano a Trento, l'attuale Armando Emilio Guebuza e il suo predecessore Joaquin Chissano.

Il progetto della cassa rurale è stato realizzato dal Cam, che porta avanti dal 2000 un programma di cooperazione multisettoriale con distretto di Caia, e da un piccolo istituto di credito cooperativo trentino, la Cassa rurale di Aldeno e Cadine, in collaborazione con una società pubblico-privata mozambicana, Gapi: il capitale sociale è di 150.000 euro, al 50% fra la banca trentina e la società locale.
Il tutto sotto l'egida della Provincia autonoma di Trento che, unica in Italia, destina ad iniziative di solidarietà internazionale una quota fissa del suo bilancio (lo 0,25%).

L'idea è quella di portare in Mozambico l'esperienza delle casse rurali e del movimento cooperativo, che ha aiutato il Trentino (fino agli anni '60 terra di grande povertà e di emigrazione) a diventare, oggi, una delle regioni europee costantemente classificate ai livelli più alti per qualità della vita.
Ovvero, «unire le forze, cooperare, non fare passi più lunghi delle proprie gambe, aiutare i beneficiari dei prestiti a utilizzare bene il denaro ricevuto».
Insomma, il contrario dell'assistenzialismo che a volte caratterizza i progetti di aiuto allo sviluppo realizzati dai donatori occidentali nei paesi poveri.

L'esperienza del microcredito è partita già nel 2005, con personale specializzato prestato dalle casse rurali trentine: conformemente alla filosofia del microcredito, si è cominciato con il prestare somme ai contadini e ai piccoli commercianti e imprenditori (soprattutto nel settore dell'edilizia) del distretto di Caia, sulla base di garanzie diverse (meno rigide) rispetto a quelle richieste nello stesso Trentino, accompagnando poi il beneficiario del credito nella realizzazione del progetto che intendeva sviluppare.

Sono stati inoltre costituiti fin dall'inizio appositi gruppi di risparmiatori (ai quali aderiscono anche molte donne), per incentivare il mutuo-aiuto fra i soci ma al tempo stesso per responsabilizzare ogni singolo componente del gruppo affinché rispetti le scadenze per la restituzione del prestito.
Va tenuto presente infatti che in Mozambico quasi tutti i progetti di microcredito sono falliti proprio per la mancata restituzione del prestito iniziale, un problema comune quando si interviene in economie di sussistenza, poco basate sulla moneta, dove ancora molto spesso si pratica il baratto.
Per questo è importante il lavoro svolto dal Cam, non solo prestare del denaro ma seguire passo passo i creditori (famiglia per famiglia) quando decidono come investirlo, quindi come farlo fruttare.

Inizialmente si è scelto di appoggiare un numero elevato di piccoli progetti piuttosto che pochi progetti di importo elevato, e di dare la precedenza a progetti comunque bancabili, ovvero che offrissero le maggiori garanzie di riuscita.

I contratti finanziati dal 2005 al 2009 sono stati quasi 1.800.
Il loro valore medio erogato è molto basso, pari a circa 275 euro. Ma in un contesto come quello del Mozambico rurale anche con piccole cifre si può fare molto.
E la cosa ha funzionato, tanto è vero che lo stesso Ministero degli esteri italiano ha deciso di mettere a sua volta a disposizione un ulteriore fondo attraverso il programma Paddel, dato in gestione al Consorzio trentino fin dal 2008.

Risultato, le sofferenze che si registrano a tutt'oggi sono circa il 2%, un dato vicino a quello delle banche trentine.
Il microcredito ha poi messo in moto un volano positivo fatto di maggiori entrate per le famiglie beneficiarie, di risparmi e ulteriori investimenti.
In cinque anni, a fronte di un capitale investito di 204.000 euro circa, sono stati erogati finanziamenti per un valore complessivo di 1.062.000 euro.

Se somme prestate vengono impiegate per avviare un piccolo negozio o per mettere a coltura nuove terre, introducendo anche nuovi prodotti che poi le donne rivendono ai mercati.
Uno dei primi gruppi di microcredito è stato costituito proprio da alcune donne di Caia per produrre e commercializzare ortaggi nei mercati locali.
E ancora, avviare una piccola attività imprenditoriale, acquistare una pompa per l'irrigazione, costruire un nuovo silos per immagazzinare il miglio, comprare qualche animale o una rete da pesca (Caia è sulle sponde del fiume Zambesi, uno dei più importanti dell'Africa).

Infine, la decisione di aprire una vera e propria cassa rurale, in accordo con le istituzioni finanziarie mozambicane, con sede nella località di Sena, in un ex-edificio coloniale.
Una grande passo che, nelle intenzioni dei promotori, è un esempio che altri distretti rurali del Mozambico potranno seguire.

Nel corso della sua visita in Mozambico, il presidente Lorenzo Dellai ha anche incontrato il presidente Guebuza e i ministri dell'agricoltura e della scienza e tecnologia.
Riguardo a questo settore, in particolare, Dellai ha confermato la volontà del Trentino di costituire, assieme alla sua università e ai suoi centri di ricerca, un nuovo centro di ricerca nella capitale Maputo dedicato in particolare all'informatica, come già pianificato assieme alle autorità mozambicane.

Infine la delegazione trentina ha visitato a Quelimane alcune iniziative realizzate dall'associazione Progetto Mozambico, sostenuta dalla Comunità della Valle dei Laghi, con la collaborazione della Comunità di Sant'Egidio.

Breve scheda: Il Mozambico

Il Mozambico è uno Stato dell'Africa Orientale. Ha una popolazione di 19.104.696 abitanti (l'Italia 60 milioni) e una superficie di 801.590 km² (l'Italia 300.000 km²). Ha coste per 2.400 km (l'Italia ne ha 7.500). La capitale è Maputo.

Confina al nord con la Tanzania, il Malawi e lo Zambia, a est con il Canale di Mozambico (che lo divide dal Madagascar) a sud con il Sudafrica e a ovest con lo Zimbabwe e lo Swaziland. Circa la metà della popolazione vive in povertà assoluta.

I Portoghesi giunsero sulle coste del Mozambico alla fine del XV secolo, e nel secolo successivo costruirono numerosi insediamenti come basi di scalo e rifornimento per le navi sulla rotta delle Indie Orientali. L'amministrazione portoghese, comunque, mantenne un controllo piuttosto blando sul territorio, la cui amministrazione fu in gran parte affidata a privati di diverse nazionalità.

Dopo la seconda guerra mondiale, nel periodo della decolonizzazione, i gruppi indipendentisti del Mozambico si coalizzarono nel movimento armato FRELIMO (Fronte di Liberazione del Mozambico), che dopo dieci anni di guerriglia con il potere coloniale portò il paese all'indipendenza nel 1975. Sotto la presidenza di Samora Machel, leader del FRELIMO, il paese si allineò politicamente all'Unione Sovietica, dando luogo a un'economia socialista e appoggiando politicamente gli altri movimenti indipendentisti dell'area, come l'African National Congress sudafricano.

La lingua ufficiale del paese è il portoghese, che ha rappresentato la lingua franca di un paese dove nessun ceppo linguistico aveva il sopravvento sugli altri. Insomma, come in molti altri paesi africani, non c'è mai stata una lingua comune, anche se sono molto diffuse le lingue bantu e lo swahili.

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