Alpinismo e solidarietà: il Nepal prima e dopo il terremoto
«Tra le rocce e il cielo» sabato 22 agosto alle ore 21 al Tendone di Riva di Vallarsa
Il 25 aprile 2015 un terremoto scuoteva il Nepal, uccidendo più di 9000 persone, ferendone 23000 e producendo più di 400.000 sfollati.
Patrimoni UNESCO sono stati danneggiati o distrutti, in alcuni casi in modo irreparabile. Molti raccolti andranno perduti nei prossimi mesi, e tutto questo porterà a perdite incalcolabili anche nel lungo periodo.
Questi eventi spingono ad una riflessione sulla montagna non solo come via di elevazione, sfida e rispetto per la natura: la montagna e l’alpinismo devono diventare anche il luogo della solidarietà e della ricostruzione, del rispetto per le popolazioni locali e le loro sofferenze, e dell’aiuto reciproco di fronte alla forza dirompente della natura.
All’interno del festival della montagna vissuta con consapevolezza «Tra le rocce e il cielo» - che si svolge in Vallarsa dal 20 al 24 agosto - di tutto questo parleremo con tre amanti della montagna e del Nepal, quattro conoscitori della realtà locale e degli interventi di solidarietà messi in campo:
Kurt Diemberger, alpinista e scrittore;
Mario Corradini, alpinista, scrittore cooperatore internazionale attraverso l’associazione CiaoNamasté;
Omar Oprandi, guida alpina e scialpinista.
Luciano Rocchetti, dirigente del Servizio Emigrazione e Solidarietà internazionale della Provincia Autonoma di Trento, membro del comitato tecnico di gestione del fondo a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del Nepal.
Coordineranno il dibattito Roberto Mantovani, giornalista, alpinista e studioso, e Filippo Zolezzi, professore, critico letterario e membro accademico del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna).
Con loro sarà discusso, sabato 22 agosto alle ore 21 al Tendone di Riva di Vallarsa, come alpinismo e solidarietà possano intrecciarsi e combinarsi; come l’alpinista sia e debba essere sensibile e partecipe delle vicende sociali, ambientali, economiche e culturali dei luoghi dove avvengono le spedizioni, specialmente in presenza di tragedie come quella nepalese; e come la solidarietà internazionale abbia influito e stia influendo nel percorso di ritorno alla normalità per una terra dilaniata, un popolo ferito, un’economia in ginocchio.