Federcoop, il presidente Fezzi incontra i segretari confederali
«La Federazione ha a cuore la vicenda dei lavoratori e si attiverà a fianco del Sait per rendere meno dolorosa dal punto di vista umano questa scelta aziendale»
Abbiamo pubblicato martedì scorso il monito dei sindacati che avevano criticato l’ipotesi di riduzione del personale da parte del Sait (vedi). Oggi pubblichiamo il resoconto dell’incontro avvenuto tra il presidente della Cooperazione trentina e i sindacati coinvolti nella vicenda. |
All’incontro dei rappresentanti sindacali con il presidente della Federazione Mauro Fezzi hanno partecipato i tre sindacati confederali Lorenzo Pomini (Cisl), Franco Ianeselli (Cgil) e Walter Alotti (Uil).
Il presidente della cooperazione trentina ha confermato la disponibilità al dialogo e al confronto con le organizzazioni sindacali nel quadro di buone relazioni improntate alla chiarezza e alla pragmaticità.
Come è intuibile, l’«emergenza» di questi giorni rappresentata dai rappresentanti sindacali riguarda la decisione di Sait di porre in mobilità un numero rilevante di collaboratori e collaboratrici.
Su questo tema, pur non entrando nel merito di scelte aziendali autonome, il presidente Fezzi ha chiarito che la Federazione cercherà di fare quanto è nelle proprie possibilità per attutire l’impatto della riorganizzazione sui lavoratori.
«Nei prossimi giorni potremo avere un quadro più chiaro di quali strumenti sono a disposizione per sostenere i lavoratori in questo processo – ha detto Fezzi – e ci faremo parte diligente per favorirne l’utilizzo, insieme alle istituzioni pubbliche e ai soggetti che possono portare un contributo fattivo.»
Fezzi non nasconde la preoccupazione dell’intero movimento cooperativo per lo scenario economico in cui le imprese – al pari di tutte le altre – devono affrontare la competitività. La crisi fa ancora sentire i propri effetti, che si possono tradurre in decisioni anche drammatiche per ridurre i costi.
Tuttavia va ricordato che in tutti questi anni la cooperazione trentina ha sempre mantenuto stabile – anzi in leggero aumento – l’occupazione.
Il sistema è sano e l’impresa cooperativa ha dimostrato il suo carattere di resilienza anche di fronte alla più grave crisi dal dopoguerra.
Questo naturalmente non attenua la gravità della situazione occupazione al Sait.
«Esprimiamo l’auspicio che, sedendo attorno ad un tavolo con tutti i soggetti interessati, si possa pervenire ad una soluzione il più possibile condivisa, per quanto grave, – ha concluso Fezzi. – In ballo non c’è solo l’efficientamento del Consorzio ma l’intero sistema della cooperazione di consumo, la cui rilevanza sociale oltre che economica è evidente a tutti.»