Anche Masi sbarca in Oltrepò – Di Giuseppe Cassagrande

Il colosso vitivinicolo della Valpolicella con vigneti a Valdobbiadene, in Trentino, Friuli e Argentina scommette sulle bollicine nel tempio italiano del Pinot Nero

Sandro Boscaini (a destra) presidente di Masi Agricola con Federico Girotto.

Nei giorni scorsi abbiamo parlato degli enologi francesi che operano in numerose aziende spumantistiche del BelPaese, in particolare nell'Oltrepò Pavese, una delle zone più vocate in Italia per la coltivazione del Pinot Nero, il vitigno principe assieme allo Chardonnay dello Champagne e degli spumanti metodo classico italiani.
Di ieri è la notizia che anche il Gruppo Masi, il colosso vitivinicolo della Valpolicella, è sbarcato in Oltrepò dopo aver firmato il preliminare d'acquisizione della tenuta «Casa Re» (13 ettari).

 

Sandro Boscaini con il figlio Raffaele e la figlia Alessandra.
 
  L'Oltrepò Pavese, territorio vocato per gli spumanti metodo classico 
Nessun cambiamento, specie se radicale o epocale, avviene all’improvviso. Ci sono segnali che li anticipano, più o meno numerosi o evidenti, basta saperli cogliere. E se due indizi fanno una prova, diventa lecito immaginare che qualcosa di positivo stia accadendo in Oltrepò Pavese, un territorio che in passato ha vissuto una lunga serie di disavventure (soprattutto gestionali), ma che vanta uno straordinario potenziale vitivinicolo, soprattutto per quanto riguarda il «new deal» degli spumanti metodo classico made in Italy.
 
Poche settimane fa l'Oltrepò Pavese ha dato il benvenuto a una delle più importanti famiglie spumantistiche del Belpaese: la Guido Berlucchi che acquisito la Boutique Winery Vigne Olcru. Di ieri è la notizia che sbarca in Oltrepò un'altra famosa griffe: il Gruppo veronese Masi Agricola guidato da Sandro Boscaini. Il colosso della Valpolicella con le sue tenute di pregio in Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Argentina, ha annunciato la firma di un contratto preliminare per acquisire il 100% della Tenuta «Casa Re», di proprietà della famiglia Casati, titolare dell’azienda vitivinicola a Montecalvo Versiggia, nell’Oltrepò Pavese, alle porte di Santa Maria della Versa.


Sandro Boscaini con le contesse Isabella e Maria José Bossi Fedrigotti.
 
 La Tenuta «Casa Re», 13 ettari vitati a corpo unico di Pinot Nero 
La Tenuta Casa Re è composta da 13 ettari vitati a corpo unico, prevalentemente impiantati a Pinot Nero, e ubicati in un contesto pedoclimatico e paesaggistico di forte attrattività, nonché svariati fabbricati, a destinazione sia produttiva che ricettiva, e una pregiata villa in stile Liberty. Il contratto definitivo verrà siglato a gennaio 2024. Nel frattempo, Masi prenderà in gestione diretta le attività viticole di «Casa Re» al termine della corrente annata agraria.
 

Il presidente della Masi Sandro Boscaini nella tenuta argentina di Tupungato.
 
  Le sinergie virtuose con Canevel (Valdobbiadene) e i conti Bossi Fedrigotti 
«Sbarcare nell’Oltrepò Pavese - ha commentato Federico Girotto, amministratore delegato del Gruppo Masi - rappresenta uno sconfinamento coerente dal territorio delle Venezie, che sono e restano la nostra area elettiva. Abbiamo individuato infatti la complementarietà strategica dell’Oltrepò Pavese - zona emblematica del Metodo Classico italiano - con altre espressioni di un versante spumantistico sempre più significativo nella gamma di etichette del Gruppo Masi, come Canevel a Valdobbiadene e Conte Federico Bossi Fedrigotti in Trentino. L'obiettivo è lanciare una bollicina di nobile blasone creando sinergie virtuose per ulteriori sviluppi del comparto spumantistico.»
 

La tenuta Casa Re (13 ettari) acquisita dal Gruppo veronese Masi Agricola.
 
  Eugenio Casati: «Ne beneficerà l'intero territorio dell'Oltrepò Pavese» 
Entusiasta si è detto anche Eugenio Casati, patron dell'azienda Casa Re.
«Le capacità imprenditoriali e umane del Gruppo Masi, un'eccellenza di fama internazionale - ha dichiarato - sapranno valorizzare al meglio la nostra Tenuta in un'ottica di crescita di cui beneficerà l'intero territorio dell'Oltrepò Pavese.»
L’operazione è stata realizzata attraverso i servizi di consulenza di Colline e Oltre Spa, società partecipata da Intesa Sanpaolo e Fondazione Banca del Monte di Lombardia, con lo scopo di realizzare interventi congiunti per il rilancio e la valorizzazione del territorio dell’Oltrepò Pavese.
 
«L’Oltrepò Pavese rappresenta una grande opportunità di racconto del Made in Italy attraverso le bellezze del territorio e soprattutto la pregevolezza dei suoi vigneti, con particolare attenzione al Pinot Nero. L’operazione nata tra Masi e Casa Re rappresenta un ulteriore importante tassello del programma di supporto al territorio che la società Colline e Oltre sta promuovendo in sinergia con la Direzione Agribusiness, centro di eccellenza di Intesa Sanpaolo dedicato all’agroalimentare italiano» chiosa il direttore generale Matteo Casagrande Paladini.
 

La cantina Casa Re nel cuore delle colline dell'Oltrepò Pavese.
 
 Masi Agricola: dalla Valpolicella al Trentino, dal Friuli all'Argentina 
Masi Agricola è un’azienda vitivinicola che produce e distribuisce vini di pregio ancorati ai valori del territorio delle Venezie. L’Azienda gestisce tenute di pregio sia nella Valpolicella Classica, dove è radicata sin dal XVIII secolo, sia nella macroregione delle Venezie (Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia).
Da oltre quarant’anni ha avviato un ambizioso progetto di valorizzazione di storiche tenute vitivinicole, collaborando con i Conti Serego Alighieri, discendenti del poeta Dante, proprietari della tenuta che in Valpolicella può vantare la più lunga storia e tradizione, con i Conti Bossi Fedrigotti, prestigiosa griffe trentina con vigneti in Rovereto, e con Canevel, produttore di Spumanti di eccellenza in Valdobbiadene.
 
Nelle Grave del Friuli, nella tenuta Stra' del Milione, Masi ha messo a dimora ampi vigneti, esempio di una moderna viticoltura attenta alla qualità e all'ambiente.
La coscienza di possedere un patrimonio vitivinicolo di valore e originalità ha spinto Masi ad intraprendere pionieristiche ricerche in diverse aree viticole del Nuovo Mondo.
Ha individuato in Argentina, nella Valle di Tupungato, l’area ideale per applicare la sua expertise nella tecnica dell’appassimento e coltivare le uve delle Venezie assieme a vitigni tipicamente argentini.



 Gli Amarone Masi pluripremiati dalla critica internazionale 
Grazie all’utilizzo di uve e metodi autoctoni e a una continua attività di ricerca e sperimentazione, Masi è oggi uno dei produttori italiani di vini pregiati più conosciuti al mondo. I suoi vini e in particolare i suoi Amaroni sono pluripremiati dalla critica internazionale. Il modello imprenditoriale del Gruppo coniuga l’alta qualità e l’efficienza con l’attualizzazione di valori e tradizioni del proprio territorio. Il tutto in una visione che porta Masi a contraddistinguersi non solo per il core business, ma anche per la realizzazione di progetti di sperimentazione e ricerca in ambito agricolo e vitivinicolo, per la valorizzazione e la promozione del territorio e del patrimonio culturale delle Venezie.
 

 
 L'anno scorso la famiglia Boscaini ha festeggiato la 250.ma vendemmia 
Il Gruppo può contare su una forte vocazione internazionale: è presente in circa 140 Paesi, con una quota di esportazione di circa il 72% del fatturato complessivo.
Il Gruppo Masi ha fatturato nel 2022 oltre 75 milioni di euro. Masi ha una precisa strategia di crescita che si basa su tre pilastri: crescita organica attraverso il rafforzamento nei tanti mercati dove è già protagonista; allargamento dell’offerta di vini legati ai territori e alle tecniche delle Venezie, anche aggregando altre aziende vitivinicole; raggiungimento di un contatto più diretto con il consumatore finale, dando più pregnanti significati al proprio marchio, internazionalmente riconosciuto.
Nel 2022 Masi ha celebrato la 250.ma vendemmia della famiglia Boscaini nei pregiati vigneti del «Vaio dei Masi», la valle nel cuore della Valpolicella Classica (1772-2022).

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Giuseppe [email protected]