Morti sul lavoro in Trentino, mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil
Sconcerto per l’ennesima giovane vittima sul lavoro in Trentino, i sindacati chiedono interventi urgenti sulla sicurezza
Walter aveva solo 22 anni ed è morto, a marzo, scivolando su un pendio ghiacciato mentre lavorava nei boschi della Val di Fiemme.
A meno di un mese di distanza, ad aprile, hanno perso la vita lavorando Aldo, in un bosco, e Sander, in un cantiere edile.
Due morti in due giorni. Ieri l’ennesima tragedia con la scomparsa di un altro giovanissimo lavoratore, Thomas Ziller.
Cgil, Cisl Uil esprimono profonda vicinanza ai familiari di Thomas.
Dichiarazioni segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti
«Non si può stare in silenzio di fronte a queste tragedie e non ci si può limitare ai soli commenti di circostanza che si susseguono incidente dopo incidente.
«È ora di agire per fermare gli infortuni sul lavoro. Per farlo serve oggi più che mai che la sicurezza e la salute siano messe al di sopra di ogni altro valore.
«Dalle imprese e dai lavoratori così come dalle istituzioni che hanno il potere di agire intensificando i controlli, penalizzando le aziende che non rispettano le norme e premiando chi, invece, investe sulla sicurezza.
«Non si può perdere la vita mentre si è impegnati a costruire il proprio futuro. È inaccettabile.»
Per sollecitare azioni concrete domani Cgil Cisl Uil hanno organizzato un presidio in piazza Dante.