Al Maestro Giuseppe Nicolini il primo «Premio Vanga»

Il riconoscimento sarà consegnato mercoledì sera al teatro Sociale con un concerto del Coro di Pressano

Sarà il M.o Giuseppe Nicolini, musicista novantenne di Pressano (Lavis), il primo personaggio ad essere insignito del «Premio Vanga», il riconoscimento che l'Assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento ha inteso istituire allo scopo di rendere omaggio, in maniera ufficiale, a personalità segnalatesi per l'impegno, prodotto nell'arco di una vita intera, per la propria terra e, in particolare, per la cultura trentina.

Il premio gli verrà consegnato mercoledì 15 dicembre, alle 20.30, nel corso di un concerto al teatro Sociale di Trento.
L'annuncio è stato dato stamani nel corso di una conferenza stampa dall'assessore Franco Panizza.

All'incontro con la stampa erano presenti Graziano Pellegrini, sindaco di Lavis, Nadia Salice, presidente del Coro Sociale di Pressano fondato dallo stesso Nicolini, Claudio Martinelli, dirigente del Servizio cultura della Provincia, Ivo Gabrielli, presidente del Centro Santa Chiara, Nicoletta Nicolini, figlia di Giuseppe e presidente della Scuola musicale Il Diapason di Trento, Rolando Lucchi, direttore de Il Diapason.
Quest'ultimo ha brevemente illustrato la figura del premiato: «Pressano è un sobborgo di Lavis che canta fin dal 1949, da quando cioè cominciò ad operarvi Giuseppe Nicolini!»

«Questo Premio - ha spiegato l'assessore provinciale alla cultura Franco Panizza - vuole essere innanzitutto un gesto di riconoscenza, l'espressione della gratitudine di una comunità nei confronti di personaggi che, attraverso un percorso artistico e professionale di assoluta eccellenza, ne hanno favorito la crescita.»

«Ragionando sulla denominazione che il Premio [quest'anno alla sua prima edizione - NdR] avrebbe dovuto assumere - ha puntualizzato l'Assessore Panizza - è stato facile convergere sulla figura di Federico Vanga, personaggio che come pochi altri nella storia del Trentino seppe essere al tempo stesso uomo di fede e di cultura profonda, sensibile alle ragioni dello spirito e consapevole delle necessità quotidiane.»

«Federico Vanga, primo principe vescovo della storia tridentina, - ha continuato Panizza, - ha espresso largamente se stesso trasformando Trento e il Trentino da borgo a urbe, da territorio a Principato. Egli rappresenta la sintesi netta di ciò che l'uomo ha da essere: spirito e corpo, pensiero e azione.
«Nel Vanga leggiamo, infatti, gli esiti felici di una fitta rete di relazioni sociali, politiche e religiose di ampio respiro europeo. In lui troviamo anche i segni nascenti della nostra Autonomia e in questa i presupposti essenziali di una identità culturale che è essenza stessa della nostra libertà.
«Legare il nome del Vanga ad un premio per la cultura è quindi ribadire il senso e le radici della nostra storia e una dichiarazione d'intenti per il nostro futuro. Sta tutto qui il significato del premio assegnato quest'anno al Maestro Giuseppe Nicolini.»

«Premiare Nicolini, - ha infine concluso Panizza, - significa essere profondamente grati ad una persona che ha dato tutta sé stessa per la crescita dei giovani e per la diffusione della musica. Grazie a lui Pressano, piccolo centro abitato delle colline lavisane, ha ottenuto fama nazionale e internazionale, ma è stato soprattutto l'intero territorio provinciale a vedere irrobustita la propria identità culturale e sociale.»

Da sottolineare che, materialmente, il premio consiste in un'opera prodotta a mano dall'artista (friulano, ma trentino di adozione) Giorgio Chiarcos.
Si tratta di uno stemma in esemplare unico, realizzato utilizzando una lastra in rame proveniente dall'antica copertura del tetto del Duomo di Trento (risalente all'anno 1895), con interventi in argento e in oro puro.

La cerimonia di consegna del Premio Vanga al M.o Nicolini, organizzata in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, avrà luogo mercoledì 15 dicembre alle 20,30 al Teatro Sociale di Trento.
La laudatio del premiato sarà affidata al professor Nino Albarosa, insigne musicologo, fondatore dell'Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano e presidente della sezione italiana, che di Giuseppe Nicolini scrive così.

«Non ho avuto modo di conoscere il Maestro Giuseppe Nicolini più di altri, anzi molto meno dei suoi concittadini e di suoi colleghi. Ciononostante la sua figura è per me già completa. Mi è sempre bastato l'atteggiamento, esprimente grande dignità, serietà e amore; per non dire quell'umiltà che è frutto di autentica coscienza morale e di senso vero dell'umano.
«Desidero essere proprio sincero: una figura che non si può dimenticare. Anche nella sua attività più amata, quella del musicista, nella sicurezza e nella precisione del gesto, nell'atteggiamento direttoriale tutt'uno con la persona.
«E tutto questo dall'unica volta in cui l'osservai dirigere, in canto gregoriano, un coro femminile a Cremona, città nella quale aveva preso a recarsi per assistere durante numerosi anni ai corsi di canto gregoriano, che aveva inteso apprendere nelle forme aggiornate e implicitamente più originarie cui la ricerca aveva condotto.
«Atteggiamento anche qui silenzioso, discreto, attento: presenza, per questo profonda e scolpita nella memoria.»

Ad omaggiare con i loro canti l'anziano musicista saranno Il Coro Sociale di Pressano, che Nicolini ha diretto per sessant'anni, e il Coro di Voci Bianche Il Diapason della Scuola musicale Il Diapason, diretti nell'occasione rispettivamente da Mattia Nicolini e da Nicoletta Nicolini, figli del M.o Giuseppe.
Saranno in palcoscenico anche il pianista Sebastiano Evangelista ed i solisti Brigitte Canins (soprano), Ivonne Dandrea (mezzosoprano), Roberto Garniga (tenore), Simone Marchesini (baritono) e Mattia Nicolini (basso).

Nell'immagine che segue, il Premio Vanga