Continua il viaggio di «Luci ed Ombre del legno»

La mostra trentina fa il pieno di pubblico in giro per tutta l’Italia

Steffe.

Luci ed Ombre del legno, la mostra di sculture che porta in giro per l’Italia da ormai dodici anni l’anima in legno del Tesino, e con essa lo spirito del Trentino, sta riscuotendo un grande successo di pubblico nelle diverse sedi che sta visitando.
Il percorso espositivo 2018, dopo essere stato inaugurato nel mese di gennaio a Trento, a Palazzo Roccabruna, si è diretto in Toscana, facendo prima tappa nella provincia di Firenze e poi in quella di Prato.
«Siamo stati ospiti in sedi meravigliose, dove la mostra si è caricata di nuova vita ogni volta, – raccontano gli organizzatori Bertacchini e Tomasetti. – A Scarperia, nel Mugello, ci ha accolti un palazzo trecentesco con opere autentiche del Ghirlandiaio.
«A Vernio un complesso settecentesco fatto costruire dalla famiglia fiorentina dei Bardi. In tutto questo un folto pubblico, sia durante i momenti inaugurali che durante i successivi orari di apertura.»
 

Pallaro.
 
Il successo della mostra al di fuori dai confini provinciali è legato al desiderio di volere conoscere una forma d’arte, quale quella della scultura in legno, non così diffusa lontano dalle Alpi, ma che emoziona per le sue suggestioni ed i suoi odori.
Il visitatore, durante la visita, può in qualche modo entrare direttamente in contatto con la Provincia di Trento ed i suoi boschi.
Ogni anno viene mediamente visitata da oltre 7.000 visitatori fuori provincia che, in questo modo, si relazionano ed entrano in contatto con il nostro territorio.
La mostra, infatti, esporta una forma culturale caratteristica della nostra Regione, e con essa promuove la Valsugana e l’altopiano del Tesino, caratterizzato dalla catena montuosa dei Lagorai e da ampie e verdi foreste.
 

Pretto.
 
In mostra sono esposti i quattro vincitori dell’ultima edizione del Simposio Luci ed Ombre, dove, ogni metà estate quasi trenta artisti di provenienza internazionale vengono invitati e, per una settimana, scolpiscono per le vie e le piazze dei quattro paesi che caratterizzano l’altopiano trentino e ai quali si è recentemente aggiunto anche l’abitato di Strigno.
Alessandro Pretto di Valdastico (VI), Lara Steffe di Moena, Aldo Pallaro di Piombino Dese (PD), Soheyl Bastami dell’Iran, sono i protagonisti dell’edizione in corso.
A loro, l’organizzazione, come ormai tradizione, ha affiancato un maestro regionale di chiara e riconosciuta esperienza.
Per quest’edizione, la scelta è ricaduta sul gardenese Paul de Doss Moroder.
 


 
In queste ore la mostra sta lasciando la Toscana per dirigersi in Emilia Romagna, dove farà prima tappa in provincia di Bologna, all’interno della suggestiva Rocca sforzesca di Dozza Città d’Arte e poi in provincia di Forlì-Cesena, nell’altrettanto caratteristico Museo Interreligioso di Bertinoro.
Ci si attende un altro bagno di pubblico.
La mostra è organizzata dal Centro di Documentazione del Lavoro sui Boschi ed è resa possibile grazie al supporto attivo della Provincia Autonoma di Trento, della Regione Trentino Alto Adige, dei Comuni di Castello Tesino, Pieve Tesino, Cinte Tesino, Bieno, Castel Ivano e dell’APT Valsugana, PEFC Italia.
 
 Il percorso espositivo 2018 
12 gennaio – 8 febbraio Trento - Palazzo Roccabruna
10 febbraio – 6 marzo Scarperia (FI) – Palazzo dei Vicari
10 marzo – 27 marzo Vernio (PO) – Galleria e Oratorio di San Niccolò nel Casone
30 marzo – 27 aprile Dozza città d’Arte (BO) – Rocca Sforzesca
29 aprile – 23 maggio Bertinoro (FC) – Centro Universitario, Museo Interreligioso, CavaRei
26 maggio – 11 giugno Borgo Valsugana – Spazio Erika Klien
29 giugno – 22 luglio Livo (TN) – Palazzo Aliprandini.