Arrestati gli autori di una rapina in casa a Riva del Garda

Si tratta di due residenti ad Arco di origini lombarde che erano entrati in casa di una signora 57enne per portarle via i valori

I Carabinieri di Riva del Garda, nella mattinata di ieri hanno eseguito due arresti per rapina aggravata e lesioni personali.
I fatti risalgono alla tarda serata del 10 dicembre 2015, quando nell’appartamento di una signora 57enne pensionata rivana del rione Degasperi, improvvisamente salta la corrente elettrica costringendo così la signora ad aprire la porta di ingresso per scendere nello scantinato per ripristinarla.
Ma, appena fuori, una coppia di persone (un uomo e una donna travisati) la spinge con forza in casa per poi bendarla e bloccarla sul divano.
La donna la tiene a bada, mentre l’uomo fa razzia di tutti i preziosi custoditi nella camera da letto (del valore di 6.000 euro).
Prima di andarsene la minacciano di non muoversi, per avere tempo di fuggire.
 
Passano pochi minuti e la malcapitata vince la paura, si libera dalle bende e chiede aiuto a un vicino con cui avvisa il 112.
Immediatamente viene attivato il piano antirapina, con posti di controllo in tutta la zona.
La descrizione dei due soggetti da parte della vittima è scarna, ma precisa in alcuni dettagli, in particolare che fossero molto giovani, con accento della zona e che il ragazzo avesse la barba.
Il sopralluogo nella casa e nei dintorni ha poi fornito altri elementi importanti, tra questi il ritrovamento di uno zaino e di un guanto.
 
Le indagini si sono subito portate verso Arco, alla ricerca di un giovane, CE’ Francesco, 28enne Cremonese residente da tempo ad Arco, rispondente alla descrizione, con precedenti specifici per rapina, che poco prima di mezzanotte viene rintracciato sotto casa.
Le prime spiegazioni del giovane su come avesse trascorso la serata vengono subito verificate e smentite.
Durante il controllo inoltre riceve una telefonata da una ragazza con la quale si doveva vedere.
All’incontro però vanno i Carabinieri e trovano la giovane, RAJIC Valentina, 20enne del luogo, anch’essa conosciuta ai militari, che invece racconta tutt’altra serata.
La ragazza al momento del controllo è sul lungo Sarca a bordo di uno scooter, senza guanti, nonostante il freddo.
 
La perquisizione domiciliare a casa della giovane fa ritrovare il guanto gemello a quello in possesso dei militari e delle bende identiche a quelle utilizzate nella rapina. Inoltre lo zaino riporta le iniziali R.V., quelle della giovane.
Il mattina successivo con l’ausilio dei Vigili del Fuoco di Arco sono stati recuperati quasi tutti i gioielli rubati, gettati nel fiume Sarca proprio all’altezza di dove la ragazza era stata rintracciata.
Con gli elementi raccolti, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Rovereto Fabrizio De Angelis ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari la Misura Cautelare personale della Custodia Cautelare in Carcere per CE’ Francesco e  quella degli Arresti Domiciliari per la giovane ragazza.
La vittima ha riportato ecchimosi e abrasioni al volto giudicate guaribili in 2 giorni.