Arte Sella: domenica 6 maggio incontro con Kegno Kuma

L’artista terrà la sua lectio magistralis a Villa Strobele in Val di Sella e inaugurerà la sua installazione

Kengo Kuma - Kodama - Ph Giacomo Bianchi - Copyright Arte Sella.
 
Presentata stamattina in una conferenza tenuta presso le Cantine Ferrari l’installazione del maestro Kengo Kuma, che sarà inaugurata domenica 6 maggio presso Arte Sella.
Erano presenti Giacomo Bianchi, Presidente di Arte Sella, Emanuele Montibeller, Direttore artistico di Arte Sella, Marco Imperadori, responsabile scientifico progetto Arte Sella - Architettura, Giulio Franceschini, Direttore Tecnico Ri-Legno Srl, Enrico Galvan
Assessore alla cultura del Comune di Borgo Valsugana, Stefano Ravelli, Amministratore delegato APT Valsugana, Giacomo Bianchi, Presidente di Arte Sella.
La scorsa stagione ha segnato l’avvicinamento di Arte Sella al mondo dell’Architettura e del Design, invitando alcuni protagonisti internazionali a confrontarsi con la splendida Natura della Val Sella.
Il 2018 vede invece due grandi architetti protagonisti ad Arte Sella. 
 
Il prossimo 6 maggio l’Archistar Kengo Kuma, maestro giapponese che sta realizzando il nuovo stadio olimpico di Tokyo 2020, inaugurerà il suo Kodama presso Arte Sella.
Il luogo scelto per celebrare il rapporto con l’architettura è Villa Strobele e il suo giardino, posto del cuore di Arte Sella nonché suo luogo di nascita nel 1986.
Kodama, che in lingua giapponese significa «lo spirito dell’albero», è idealmente una sorta di «sfera», definita da un unico elemento in larice massello locale, che si incastra come un rompicapo giapponese, come un grande gioco per bambini.
Kodama è sviluppata in sinergia tra il Kengo Kuma Lab della Tokyo University, il Politecnico di Milano e d3wood per gli aspetti di modellazione digitale, prototipazione e test, e con Ri-Legno per gli aspetti di ottimizzazione costruttiva e taglio automatico CNC.
 
Questa «natura geometrizzata» rispecchia pienamente la teoria della «particellizzazione» tanto cara a Kuma che scompone le proprie sagome complesse in unità costitutive.
In questo modo, luce e penombra vengono esaltate secondo l’estetica giapponese tanto celebrata dal «Libro d’Ombre» di Junichiro Tanizaki, e mentre in Occidente i principi filosofici cardinali sono da sempre: terra, aria, acqua e fuoco, in Asia - e in particolare in Giappone e nel pensiero Zen - vi è un quinto elemento, fondamentale: il Vuoto.
In Kodama Kuma amplifica questo vuoto secondo tre livelli diversi: la concavità interna, la convessità esterna e lo spazio ineffabile che sta nel mezzo, ovvero la porosità.
L’incontro con il maestro giapponese è previsto per domenica 6 maggio alle ore 11, quando Kengo Kuma presenterà al pubblico la sua opera, mentre alle ore 15 terrà una lectio magistralis presso Malga Costa. Mentre l’inaugurazione è aperta a tutti con biglietto d’accesso ad Arte Sella, alla lectio magistralis del pomeriggio si accede su prenotazione, in quanto i posti sono limitati.
 
La stagione 2018 continua quindi all’insegna dell’Architettura con un’altra opera in fase di studio da parte di Michele De Lucchi, maestro italiano e grande amante del legno, che verrà presentata il 24 giugno presso Malga Costa.
Arte Sella propone inoltre numerosi eventi e ospiterà in residenza artisti e musicisti, a creare come sempre un lascito per i percorsi e per il pubblico.
Le Fucine vedranno protagonisti il jazz con il Marco Albonetti Trio e Pablo Ziegler a giugno e Mario Brunello con Gabriele Mirabassi e il Coro Valsella a fine anno.
Nel corso dell’anno, inoltre, saranno presentate le opere dell’americano John Grade e degli artisti Rainer Gross, Cédric Le Borgne e Gianandrea Gazzola.
 

 
 Kengo Kuma 
Nasce a Yokohama (Giappone) nel 1954. La sua passione per l’architettura si manifesta fin da giovanissimo, grazie al fascino che esercitano su di lui i lavori per le Olimpiadi di Tokyo del 1964 e in particolare al National Gymnasium dell’architetto e urbanista giapponese Kenzo Tange.
Studia quindi Architettura presso l’Università di Tokyo sotto la guida di maestri del calibro di Hiroshi Hara e Yoshichika Uchida.
Nel corso degli studi ha occasione di effettuare un viaggio nel deserto del Sahara, dove viene a contatto con paesaggi e strutture di una bellezza unica.
 
Dopo aver soggiornato alla Columbia University di New York, fa quindi ritorno in Giappone, dove avvia la propria attività a Tokyo.
Da allora, lo Studio Kengo Kuma & Associates ha realizzato opere architettoniche in oltre venti Paesi, ricevendo numerosi riconoscimenti e premi, come l’Architectural Institute of Japan Award, lo Spirit of Nature Wood Architecture Award in Finlandia e l’italiano International Stone Architecture Award.
Principio cardine del lavoro del Kengo Kuma & Associates è concepire e realizzare architetture che dialogano in modo naturale e spontaneo con l’ambiente circostante, costante ricerca di nuovi materiali che possano sostituire cemento e acciaio, perseguendo un approccio interamente dedicato alla società post-industriale.
 

Kengo Kuma - Photo JC Carbonne.
 
 Il progetto 
Arte Sella è un’esposizione permanente dedicata all’Art in Nature, nata nel 1986 e gestita ancora oggi dall’omonima associazione culturale.
Nel corso degli anni Ottanta, particolarmente dopo la tragedia di Chernobyl, si era percepita l’esigenza di ristabilire un nuovo rapporto con la natura.
In ambito artistico, questa riflessione si coniuga con il fare arte nella natura, una possibilità per distanziarsi dai canoni artistici tradizionali, in uno spazio d’espressione nuovo e più libero, lontano dalle logiche del mercato dell’arte e dei circuiti tradizionali atelier-galleria-museo.
I progetti che Arte Sella produce e sostiene si inseriscono in un processo creativo in cui l’artista abbandona il ruolo di protagonista e si affianca alla natura, sua alleata nella creazione e nella conservazione dell’opera.
 
Ciascun artista sceglie assieme alla direzione artistica il luogo in cui collocare la propria opera, senza apportare modifiche radicali del territorio, ma rispettandolo e agendo in sinergia e sintonia con esso.
Una volta individuato lo spazio e ideato il progetto, l’artista crea e consegna la sua opera alla natura, utilizzando materiali naturali affini al luogo.
La mutazione del lavoro è continua, costante e sottomessa alle condizioni atmosferiche e allo scorrere delle stagioni.
Questa dimensione del lavoro artistico ha un rapporto diverso anche con l’ecologia: la natura non è più protetta ma interpretata nella sua essenza, è una fonte di sapere e di esperienza che va salvaguardata anche attraverso un atteggiamento di rispetto e attenzione da parte degli essere umani.
 

Kengo Kuma - Kodama - Photo Giacomo Bianchi - Copyright Arte Sella.
 
 I percorsi espositivi 
Arte Sella è costituita da due percorsi espositivi, geograficamente vicini e concettualmente legati.
Un primo percorso, denominato ArteNatura, parte da Villa Strobele, luogo di nascita di Arte Sella, e si snoda lungo una strada forestale liberamente accessibile.
Lungo il percorso si possono incontrare numerose opere, tra cui alcune delle più longeve. Il tragitto si estende per circa tre chilometri sul versante del monte Armentera.
Il visitatore è invitato a procedere fra stretti sentieri di terra battuta, un biotopo, ampi prati e alberi secolari in un dialogo silenzioso con le opere realizzate dagli artisti nel corso degli anni.
 
Un secondo percorso si trova invece al termine della Val di Sella, nell’Area di Malga Costa.
Questo edificio, un tempo sede di pastorizia nella stagione estiva, è diventato un centro culturale permanente, ospitando esposizioni, eventi, incontri e laboratori didattici.
Nell’area circostante la Malga è visitabile un secondo percorso, a pagamento, che si snoda su un tragitto ad anello di circa un chilometro.
Questo secondo percorso presenta alcune tra le opere più grandi della storia di Arte Sella.
 

 
 Gli artisti e le opere 
Ogni anno il direttore artistico di Arte Sella Emanuele Montibeller seleziona ed invita alcuni artisti a trascorrere un periodo di residenza presso Malga Costa, da cui scaturisce nel periodo successivo l’idea progettuale che verrà in seguito concretizzata.
Nascono così, da condivisione, confronti e discussioni, le opere di Arte Sella.
Nel corso di questi trent’anni, numerosi artisti di fama nazionale e internazionale si sono avvicendati ad Arte Sella.
 
Circa cinquanta opere sono visibili lungo i percorsi e cambiano con il trascorrere delle stagioni, tra cui l’imponente Cattedrale Vegetale, realizzata nel 2001 dall’artista Giuliano Mauri e divenuta nel tempo uno dei simboli di Arte Sella.
Alcune collaborazioni non si sono fermate a una singola stagione, ma sono diventate relazioni importanti e collaborazioni più continue, quali quelle, a titolo di esempio, con gli artisti Rainer Gross, Will Beckers, Urs Twellmann.
  

 
 Eventi e collaborazioni 
Nel corso della sua storia Arte Sella ha ospitato l’energia creativa di oltre trecento artisti provenienti da discipline diverse.
Cantanti e attori hanno trovato spazio e ispirazione tra le opere per registrare video o creare spettacoli o concerti.
Qui è nata la «Fucina», laboratorio e cenacolo di artisti sotto la direzione artistica del violoncellista Mario Brunello.
Ogni anno musicisti di fama internazionale sono invitati a creare momenti in cui interpretare partiture celebri creando momenti irripetibili in condivisione con il pubblico.
 
Arte Sella ha accolto e promosso progetti legati alla scrittura e alla poesia ed è diventato luogo privilegiato anche per la danza contemporanea, curata da Roberto Casarotto.
Negli ultimi anni, inoltre, presso Malga Costa vengono organizzati incontri e momenti seminariali, in cui personalità del mondo della cultura condividono lo studio e la riflessione su temi legati alla relazione tra essere umano e alla natura, sotto la direzione scientifica di Ugo Morelli.
Attraverso lo sguardo creativo di scrittori, artisti, musicisti e pensatori, ogni anno Arte Sella si rinnova e rinasce - mai uguale a se stessa - sempre profondamente legata alla natura e al paesaggio ancestrale che la ispira.