Denunciati due vigilantes infedeli del Circolo Vela Arco
Approfittando della loro posizione fiduciaria, hanno rubato 300 euro in contanti e prelevato proditoriamente 3.000 euro col bancomat

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La Stazione Carabinieri di Arco, dipendente dalla Compagnia di Riva del Garda, dal 4 giugno in poi ha raccolto 4 denunce di furto ai danni del Circolo Vela Arco a firma del Presidente Dott. Luca Nardelli, nei quali era stata asportata la somma di 300 € in contanti e la tessera Bancomat del Circolo e del relativo codice servita per effettuare 7 prelievi presso la Cassa Rurale Alto Garda filiale di Torbole via Matteotti per un importo totale di € 3000.
Le indagini dei Carabinieri arcensi effettuate con l’acquisizione delle immagini sia della banca che del circolo hanno fatto emergere dei particolari investigativi molto interessanti.
Tutti i furti erano stati commessi nell’arco notturno e i prelievi effettuati sempre dal medesimo ladro travisato.
Questo ha portato i militari a verificare l’operato dei 5 vigilantes privati, tutti residenti nella «Busa» e dipendenti della ditta del modenese che ha sottoscritto un contratto per il periodo estivo con 7 esercenti che hanno attività sulla fascia lago di Riva del Garda - Arco e Torbole.
La zona del Circolo Vela Arco è risultata un punto di grande passaggio delle guardie private, perché lì sono posizionati i distributori automatici del caffè e avendo uno di loro, (figura responsabile della vigilanza per la fascia lago trentina) una tessera che consentiva l’apertura e l’accesso da tutti gli ingressi) e visto che l’Ufficio del Circolo Vela Arco è attiguo alle macchinette del caffè, ma quando sono stati interpellati in merito al fatto se avessero notato qualcosa, nessuno è riuscito a fornire informazioni.
Nei giorni 1, 2 e 3 giugno i malviventi avevano scardinato una tapparella asportando 300 euro in contanti e la carta bancomat con cui poi sono stati effettuati dei prelievi (il massimo giornaliero consentito e 750 euro) per poi riposizionare il bancomat al proprio posto e sistemare la tapparella.
I ladri con astuzia hanno effettuato i prelievi scegliendo appositamente l’opzione ATM Estero e non quello nazionale poiché così facendo l’addebito viene richiesto alla banca trascorsi 3-4 giorni lavorativi, consentendo il prelievo successivo.
La sera del 3 giugno i dipendenti del Circolo si sono accorti dell’intrusione chiudendo ermeticamente tutte le finestre e quindi il giorno 4 il Presidente si recava presso il Presidio dell’Arma arcense sporgendo denuncia.
La notte del 4 giugno, i malfattori ritornavano all’attacco ma trovando finestre le sbarrate scassinavano quasi completamente un’altra finestra dell’ufficio.
In questo caso le videocamere del Circolo hanno ripreso 2 uomini, di cui uno in abiti civili e travisato e con guanti mentre l’altro volpone con la divisa da vigilante che, per aiutare il primo, non si è avveduto di essere entrato nel raggio d’azione della telecamera della videosorveglianza.
Nella scansione dei turni di lavoro e delle caratteristiche fisiche della guardia si è giunti all’identificazione di uno dei due e con un ingrandimento macro della mano dell’utilizzatore fraudolento della tessera bancomat si è notato il particolare di un anello nell’anulare della mano sinistra con tanto di tatuaggio inconfondibile.
Con un nuovo controllo sono state verificate le mani di tutti i vigilantes trovando l’altro colpevole che agiva in borghese per prelevare i contanti per poi cambiarsi e ritornare in divisa.
Visti i numerosi precedenti penali a carico di uno dei due è stata chiesta una idonea misura cautelare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto nella persona del titolare dell’inchiesta dott. Fabrizio De Angelis, attesa la reale possibilità di reiterazione dei reati.
Il 21 giugno 2018 il GIP di Rovereto ha emesso l’ordinanza di Custodia Cautelare disponendo gli arresti domiciliari.
I militari della Stazione di Arco a mezzanmotte del 23 giugno si sono recati sul lungo lago di Arco - luogo di lavoro del colpevole - procedendo al suo arresto.
Nel corso della perquisizione personale e locale sono stati sequestrati tutti gli abiti utilizzati nei 7 prelievi di denaro.