Dolomiti UNESCO, Mara Nemela è la nuova direttrice

Ladina della Val di Fassa, la nomina è avvenuta ieri a Belluno a cura del Consiglio di amministrazione

Mara Nemela, ladina della Val di Fassa, è la neo direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO.
 
Dopo Marcella Morandini, dimessasi lo scorso anno, sarà di nuovo una donna a dirigere la Fondazione Dolomiti UNESCO. Il Consiglio di amministrazione della Fondazione, riunitosi ieri a Belluno, ha scelto Mara Nemela quale neo direttrice fra le tre candidate che avevano superato la selezione.
«Abbiamo scelto la candidata migliore, anche se non è stato facile. Le tre candidate presentate al Consiglio di amministrazione vantano profili di altissimo livello», – commenta l’assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer che sottolinea come l’ampia partecipazione alla selezione e il livello delle candidate e candidati siano la dimostrazione tangibile del prestigio e dell’autorevolezza che la Fondazione Dolomiti UNESCO ha saputo costruirsi in questi anni.
 
 Dolomiti, territorio da proteggere e tramandare  
Mara Nemela, ladina della Val di Fassa, finora era Responsabile dell’ufficio tecnico del Comun general de Fascia e Coordinatrice della Rete delle riserve della Val di Fassa.
Il profilo professionale versatile e interdisciplinare unitamente ad una profonda conoscenza del territorio e delle culture delle Dolomiti, nonché alle ottime capacità di dialogo e di gestione dei conflitti, hanno convinto il Consiglio di Amministrazione della Fondazione.
«Lavorare per la Fondazione significa per me mettersi al servizio di un sistema territoriale complesso, favorendo il dialogo e il confronto, – ha detto Mara Nemela facendo presente che è cresciuta fra le Dolomiti. – Come le genti dolomitiche, una naturale propensione a sentire come parte di sé i termini patrimonio ed eredità riferiti a un territorio da coltivare, proteggere e tramandare come un bene collettivo.»
 
 Rafforzare la cooperazione interregionale  
"Il riconoscimento UNESCO è una scelta e un impegno alla conservazione attiva, non può essere ridotto ad un marchio per la promozione turistica, – ha fatto presente l’assessora Hochgruber Kuenzer facendole eco e sottolineando la necessità dell’impegno verso le generazioni future a mantenere vivo il senso di responsabilità e valorizzare il legame fra contesto ambientale e comunità locali. – Sono convinta che sia necessario rafforzare ulteriormente sia la cooperazione interregionale che la collaborazione all’interno delle nostre province e regioni.
«Penso soprattutto alla mobilità e alla gestione delle aree hotspot come ad esempio quella delle Tre Cime di Lavaredo», – ha affermato l’assessora.
Su un totale di 45 domande di ammissione, solo 13 candidate e candidati erano stati ammessi alla selezione con la Commissione tecnica.