A Trento un convegno dedicato alla sicurezza urbana
La lotta alla criminalità cittadina: strategie diverse a confronto

Il dott. Vincenzo Circosta e l’avv. Ilaria Pempinella.
In un contesto internazionale segnato da forti tensioni geopolitiche tra Cina e Stati Uniti, l’Associazione Italiana Criminologi per l’Investigazione e la Sicurezza (AICIS) in collaborazione con la Camera di Commercio di Trento, l’Universitas Mercatorum, le istituzioni pubbliche locali e la società Guang Hua Cultura & Media Italia, promuove un importante momento di dialogo e confronto: il convegno «Sicurezza urbana. Confronto di esperienze tra Oriente e Occidente», che si terrà domani presso il Palazzo della Provincia in piazza Dante, 15 a Trento con inizio ad ore 9.00.
Un evento di grande rilevanza che, superando le divisioni politiche globali, vedrà sedute allo stesso tavolo autorevoli delegazioni cinesi e statunitensi, accanto a esperti di Italia, Spagna e San Marino, per condividere approcci e strategie sul tema cruciale della sicurezza nelle città.
Questa mattina a Palazzo Roccabruna si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento.
«Mettere Stati Uniti e Cina, che si stanno affrontando sullo scenario globale a colpi di dazi, attorno allo stesso tavolo per parlare di sicurezza urbana non è stato facile, ma ci siamo riusciti, – ha affermato il dott. Vincenzo Circosta, presidente regionale dell’AICIS, promotore del convegno. – L’idea è quella di confrontare le buone pratiche implementate nei Paesi dove il problema della criminalità urbana ha dimensioni molto maggiori rispetto alle nostre per poter prevenire degenerazioni future.
«L’errore che abbiamo fatto noi in Italia, nel campo della sicurezza urbana, è stato quello di lavorare sui centri storici dimenticando le periferie: la sicurezza invece parte dalle periferie, dal recupero dei contesti degradati, dal riappropriarsi del territorio.»
Al centro della discussione ci saranno proprio le esperienze nella lotta alla criminalità urbana maturate in Cina, Stati Uniti, Spagna e Italia.
«Si tratta di modelli diversi - ha sottolineato l’avv. Ilaria Pempinella, presidente del comitato scientifico dell’AICIS e moderatrice del convegno - ma estremamente utili per comprendere il livello di percezione della sicurezza da parte dei cittadini in diverse parti del mondo e per capire anche come abituare la cittadinanza a interagire con le istituzioni per contrastare la criminalità. Dai confronti nascono sempre elementi di interesse che possono essere adattati e implementati nella propria realtà.»
Il presidente della Camera di commercio, Andrea De Zordo, è intervenuto per ricordare l’impegno dell’Ente a fianco delle forze dell’ordine, anche attraverso appositi protocolli d’intesa, volto a garantire supporto e collaborazione nella lotta al crimine:
«Dove c’è illegalità – ha affermato De Zordo – non può prosperare una sana economia.
«La Camera ha come interesse primario quello di assicurare alle imprese un mercato che valorizzi la libertà di concorrenza come chiave per la crescita e lo sviluppo dell’economia.
«Per questo abbiamo accolto la richiesta di collaborazione da parte di AICIS.»